
La Giunta guidata dal Sindaco Virginio Merola ha approvato il progetto per la forestazione urbana di due parchi pubblici nel quartiere Borgo Panigale-Reno, il parco ex Cava Bruschetti e il parco di via Bragaglia. Queste due aree pubbliche si estendono a est e a ovest del tracciato di tangenziale e autostrada e non sono interessate dalle opere di mitigazione del Passante di Bologna.
Il Ministero dell’Ambiente, con il Decreto Clima, ha messo a disposizione delle Città metropolitane 30 milioni di euro (per gli anni 2020 e 2021) per la messa a dimora di alberi e la creazione di piccole foreste urbane nei centri cittadini e nelle periferie. L’idea è quella di creare dei veri e propri boschi che, una volta che le piante saranno giunte a maturità, daranno una copertura arborea pressoché totale.
Il Comune di Bologna ha presentato, tramite la Città metropolitana, un progetto redatto da un gruppo multidiciplinare, come richiesto dal bando ministeriale, che prevede la messa a dimora di circa 600 nuovi alberi che potranno essere piantumati, una volta ottenuto il finanziamento, nel prossimo periodo autunno-inverno.
La messa a dimora di esemplari arborei già formati si pone come obiettivo un generale miglioramento del microclima locale nonché un sensibile contenimento della presenza in atmosfera dei principali inquinanti (con particolare riferimento a CO2 e polveri sottili). I benefici si otterranno grazie al potenziamento della fitomassa presente e all’impiego di specie botaniche tra le più efficaci ed efficienti nella lotta all’inquinamento.
Il parco ex Cava Bruschetti nasce dal recupero di un’area destinata alle attività estrattive, mentre il parco di via Bragaglia è stato realizzato a fronte degli oneri di urbanizzazione di un recente intervento di costruzione di edifici residenziali.
Il primo nasce su un terreno di circa 4 ettari che, dopo la chiusura della cava nel 2010, sono stati ripristinati al piano campagna originario. L’area verde al momento rientra nei progetti di tutela, recupero e valorizzazione indicati nel PSC per il “Parco dell’acquedotto” che prevede lo sviluppo di un grande polmone verde arboreo-arbustivo con funzione anche mitigativa rispetto alla presenza del fascio infrastrutturale costituito dal sistema tangenziale-autostrada. Fino ad oggi sono stati messi a dimora, a disposizione rada, una sessantina di esemplari arborei tra cui carpini bianchi e neri, farnie, frassini, tigli e pioppi ma, nel complesso, la densità arborea di copertura è particolarmente rada. Nel parco ex Cava Bruschetti il progetto di riforestazione prevede la piantagione di circa 400 dei 600 alberi previsti.
Il parco di via Bragaglia, che si estende per 1,6 ettari, è localizzato a circa 400 metri di distanza in linea d’aria dall’ex cava Bruschetti ed è stato realizzato, tra il 2007 e il 2012, come opera di urbanizzazione su un terreno inizialmente destinato ad attività agricole. Il parco è attrezzato con strutture ludiche e arredi, è fruibile grazie a percorsi pedonali ed ospita già 182 piante concentrate per lo più nelle zone perimetrali, a ridosso del nastro autostradale. Il progetto prevede la messa a dimora di circa 200 alberi nell’area centrale del parco.
Il finanziamento richiesto per il progetto di riforestazione dei due parchi pubblici è di 500 mila euro e coprirà anche le spese di manutenzione delle aree boscate per 7 anni.