«Siamo da oggi in lockdown almeno fino al 21 marzo, senza possibilità di poter svolgere i mercati, dunque di lavorare ed appare incredibile il fatto che il Consorzio che gestisce il Mercato del lunedì stia provvedendo da ieri a spedire avvisi di pagamento della prima rata del canone annuale con intimazione a saldare fino a 700 euro entro il 20 marzo: se la convenzione tra Comune e Consorzio avesse previsto un canone annuo sensibilmente più basso, come abbiamo chiesto a più riprese, non saremmo in questa situazione paradossale». Così Fiva-Confcommercio e di Anva-Confesercenti.
«A chi dirige il Consorzio ed all’Amministrazione Comunale – puntualizzano Fiva ed Anva – non dovrebbe sfuggire il fatto che siamo in zona rossa, che i nostri incassi saranno pari a zero euro fino al 21 marzo e che, nella condizione drammatica in cui si trovano le nostra aziende, non c’è alcuna possibilità di far fronte al pagamento richiesto».
«Vogliamo sperare che il discutibile tempismo del Consorzio – affermano le due Associazioni – si spieghi con il fatto di dover riversare la prima rata raccolta tra gli operatori al Comune nelle prossime settimane e dunque facciamo appello all’Amministrazione Comunale perché blocchi gli avvisi spediti dal Consorzio e rinvii almeno fino a giugno i pagamenti».
«Dall’inizio dell’anno – concludono Anva e Fiva – le imprese del commercio su suolo pubblico hanno avuto cali di fatturato fino al 70% nel confronto con i primi due mesi del 2019, c’è poi da tenere conto che il Comune di Modena ha deciso di non riconosce l’esenzione dalla Tosap fino al 31 marzo e il quadro economico già compromesso rischia di peggiorare ulteriormente nei prossimi mesi: l’Amministrazione intervenga per scongiurare il tracollo di centinaia di imprese del Mercato del lunedì».