I Comuni dell’Unione del Sorbara e l’Ente Nazionale Sordi hanno rinnovato l’accordo per il servizio di interpretariato gratuito a disposizione dei cittadini non udenti. Un servizio, questo, disponibile senza costi a carico delle persone che ne fanno richiesta, sia per i rapporti con gli enti pubblici, sia per quanto attiene eventuali esigenze private: chi ne ha necessità, può presentare richiesta allo sportello sociale dell’Unione e il servizio si attiva proprio con un interprete a disposizione per il supporto necessario.

Ma questa non è l’unica novità. Nei giorni scorsi, infatti, l’Amministrazione Comunale di Castelfranco Emilia ha dotato tutti i propri operatori a contatto con il pubblico, compresa la Polizia Locale e anche lo stesso sportello sociale dell’Unione di cui Castelfranco è Comune capofila, di mascherine specifiche semitrasparenti per poter leggere il labiale. Anche questa iniziativa, come confermato dal Sindaco di Castelfranco Emilia, nonché Assessore al Welfare dell’Unione del Sorbara, Giovanni Gargano “si inserisce tra le iniziative e gli interventi che abbiamo messo in campo per rafforzare ulteriormente il nostro supporto anche alla cittadinanza non udente dell’intero distretto. Di qui la scelta da un lato di rinnovare l’accordo con l’ENS, dall’altro di dotare tutti i nostri dipendenti, compresi gli agenti di polizia locale, anche di questi dispositivi protettivi specifici, con il fine di migliorare ulteriormente e bilateralmente il servizio alla cittadinanza. E proprio sul fronte di queste mascherine particolari, ci siamo già attivati affinchè la dotazione sia allargata a tutti i dipendenti comunali del distretto che abbiano rapporti con il pubblico”.

Non mancheranno, poi, ulteriori novità nelle prossime settimane, come anticipato da Nadia Caselgrandi, Assessore al Welfare del Comune di Castelfranco Emilia, che ha sottolineato come questa sia “la prima importante tappa di una serie di interventi che vogliamo realizzare a supporto delle persone sorde: abbiamo infatti intenzione di procedere in questa direzione, anche attraverso approfondimenti volti a sensibilizzare su questa tematica tutta la popolazione, per arrivare ancora di più ad una perfetta integrazione. Perché per noi – ha concluso – anche questa, senza ombra di dubbio, si chiama inclusione”.