Proseguono fino a lunedì 8 febbraio compreso le misure emergenziali previste dalla manovra antismog della Regione Emilia Romagna e decise da Arpae sulla base del nuovo modello previsionale di qualità dell’aria.

Le misure, che riguardano tutta la regione, superano, di fatto, la domenica ecologica e restano in vigore fino a lunedì 8 febbraio, prossimo giorno di controllo. Con il nuovo modello “predittivo”, infatti, i giorni di controllo sono passati da due a tre e sono, appunto, il lunedì, il mercoledì e il venerdì. L’obiettivo dell’applicazione della nuova modalità è ridurre significativamente gli accumuli di polveri sottili, intervenendo in anticipo. Il raggiungimento del livello di allerta è segnalato con un bollino rosso nel Bollettino emesso da Arpae, consultabile sul sito dell’agenzia (www.liberiamolaria.it).

Il provvedimento estende il divieto di circolazione anche ai veicoli diesel Euro 4 all’interno dell’area del centro abitato di Sassuolo, dalle 8.30 alle 18.30. Oltre ai diesel Euro 4, si fermano anche i veicoli più inquinanti già bloccati durante la settimana in applicazione della nuova manovra ordinaria: i veicoli a benzina fino agli Euro 2, quelli a gpl/benzina e metano/benzina fino agli Euro 1, ciclomotori e motocicli fino agli Euro 1.

Le restrizioni della circolazione trovano applicazione all’interno dell’area del centro abitato di Sassuolo come approvata con D.G.C. n. 167/2016, rappresentata delimitata esternamente come segue: Viale Palestro, Circonvallazione sud-ovest, Circonvallazione sud, Circonvallazione sud-est, Circonvallazione nord-est (tratto compreso tra via Braida e via Verrazzano), Via Verrazzano (tratto compreso tra Circonvallazione sud-est e via Radici in Piano), via Radici in Piano (tratto compreso tra Via Verrazzano e via Radici in Monte) e via Radici in Monte (il perimetro tra via Radici in Monte e via Radici in Piano si raccorda tramite via Stazione e via Marconi, per questo motivo escluse dalle vie oggetto di divieto).

Con l’emergenza, sono previsti anche il divieto di utilizzo di biomasse per il riscaldamento delle unità immobiliari dotate di riscaldamento multicombustibile; l’obbligo di ridurre di almeno un grado la temperatura negli ambienti di vita riscaldati (massimo 19° C, più 2 di tolleranza, nelle case, negli uffici, nei luoghi per la attività ricreative o di culto, nelle attività commerciali e nelle attività sportive e fino a 17° C, più 2 di tolleranza, nelle sedi di attività industriali e artigianali), con l’esclusione di ospedali, cliniche, case di cura e istituti scolastici; il divieto di bruciare sterpaglie, residui di potatura, simili e scarti vegetali di origine agricola in tutto il territorio comunale. Attivo anche il divieto di spandimento liquami, con l’eccezione dello spandimento effettuato con interramento immediato dei liquami e con iniezione diretta al suolo.