Si è svolta ieri pomeriggio, all’Ospitale di Rubiera, alla presenza di Moni Ovadia, la conferenza stampa di presentazione dei futuri progetti produttivi del centro teatrale La Corte Ospitale: a partire dai prossimi giorni prenderà il via una collaborazione artistica che prevede la coproduzione tra La Corte Ospitale e Promo Music di Bolognadei prossimi spettacoli di Moni Ovadia.
La prima tappa di questa nuova collaborazione, ulteriore conferma della vocazione produttiva del centro nella direzione dell’innovazione, della sperimentazione e della ricerca teatrale, vedrà la produzione dello spettacolo ‘Il compagno Rabinovich’, lavoratori di tutto il mondo ridete, che verrà presentato in anteprima nazionale l’8 giugno all’Ospitale di Rubiera, per debuttare il 10 giugno a Casale Monferrato. Lo spettacolo, tratto dall’ultimo libro di Moni Ovadia pubblicato da Einaudi, racconta “le nefandezze, le assurdità, ma anche i paradossi e le contraddizioni umane del sistema sovietico e di tutti i sistemi del cosiddetto “socialismo reale”. Con l’estro impertinente del compagno ebreo Rabinovich e delle sue storie e storielle, vogliamo cantare i drammi, gli orrori, ma anche le gioie, gli eroismi, e le speranze di quel tempo. Lo faremo per rendere giustizia alle vittime strumentalizzate o ignorate, ai sognatori e agli sconfitti gloriosi che si sacrificarono perché noi vivessimo in un mondo migliore” (Moni Ovadia).
Dallo stesso progetto nasceranno due spettacoli: il primo, ‘Il compagno Rabinovich’ appunto, più agile, che consentirà di arrivare nelle piazze più piccole, e il secondo, ‘La bella utopia’, che circuiterà nei grandi teatri e coinvolgerà un numero maggiore di musicisti, il cui debutto è previsto per il 26 settembre al Teatro Strehler di Milano, e l’anteprima nazionale sarà proprio a Rubiera, al Teatro Herberia, il 24 settembre.
“Mi interessano gli uomini, ho una vera passione per gli sconfitti e i diseredati, perché sono le vittime che fanno la storia. Con questo spettacolo tenterò di restituire umanità a uomini che hanno vissuto, sofferto e gioito. Le storielle che racconterò saranno accompagnate dalle musiche della Stage Orchestra, anche da brani popolari, perché il pubblico si ritrovi, e attraverso il ritrovarsi, possa riflettere”.
Gli spettacoli nasceranno a Rubiera, “un luogo straordinario che ho già avuto modo di vedere e conoscere, dove sono già stato in residenza per la produzione di Es Iz Amerike. In questo luogo c’è una speciale magia, dalla quale possono scaturire progetti importanti”.
Moni Ovadia ha sottolineato infatti il valore e la necessità di riscoprire la provincia italiana come luogo creativo e vitale, in cui far convergere forze artistiche che altrove, nelle grandi metropoli ad esempio, potrebbero disperdersi.
Alle ore 21 di ieri 22 maggio al Teatro Herberia di Rubiera è stata inoltre effettuata la registrazione del video dello spettacolo ‘Kavanàh’ di e con Moni Ovadia, e con Archè String Quartet, che “dà al nostro teatro la possibilità di arrivare nelle case di tanti italiani” – dichiara il sindaco di Rubiera Lorena Baccarani.
Da qui comincia il viaggio della presenza di Moni Ovadia a Rubiera.