Si è svolta con il pensiero rivolto ai militari feriti domenica, nell’attentato terroristico in Iraq, la cerimonia di commemorazione del sedicesimo anniversario della strage di Nassirya, quando nel 2003 nella base italiana furono uccisi 17 militari e due civili.
I cinque militari feriti (Marco Pisani, Paolo Piseddu, Andrea Quarto, Emanuele Valenza e Michele Tedesco) sono stati ricordati, in particolare, dal sindaco Gian Carlo Muzzarelli ribadendo la vicinanza della città a loro, alle loro famiglie e ai colleghi, ma anche sottolineando come l’Italia sia da tempo impegnata “in quella instabile zona del mondo per costruire pace e contribuire a sconfiggere l’Isis e il terrorismo, a difesa dei civili e delle popolazioni locali”.
Alla cerimonia al Monumento dei caduti, con la deposizione di una corona e il Picchetto d’onore dell’Accademia militare, hanno partecipato anche il prefetto Maria Patrizia Paba e il comandante dell’Accademia militare Rodolfo Sganga. Presenti, tra le autorità civili e militari, anche il presidente della Provincia Gian Domenico Tomei e il presidente del Consiglio comunale Fabio Poggi. Monsignor Franco Borsari ha guidato la recita di una preghiera a ricordo dei caduti.
Riprendendo il ricordo delle vittime di Nassirya, come di tutte le vittime delle guerre, il sindaco ha ribadito “l’impegno contro i terrorismi, gli integralismi, contro chi vuole cambiare con la violenza le società in cui viviamo, e a ribadire che pace, libertà democrazia, diritti e doveri sono la chiave della Modena e dell’Italia che vogliamo”.