La Cassazione a sezioni unite, con una sentenza senza precedenti, obbliga gli amministratori comunali a realizzare parcheggi gratuiti accanto a quelli a pagamento a fascia oraria (strisce blu), con esclusione delle zone a traffico limitato. Molti comuni di fatto hanno trasformato le strade delle
città in parcheggi a pagamento, costringendo così i consumatori a pagare due volte prima con le tasse generaliste e poi per l’utilizzo.
Telefono Blu invita i Comuni ad adeguarsi al più presto ed esorta i consumatori a segnalare e denunciare i casi e le lamentele a Telefono Blu
(Centralino 051 440055 – Sito internet Sos Consumatori
cercando nelle sedi regioni e città) valutando anche, con il proprio collegio legale, la possibilità di ricorsi retroattivi per sanzioni già comminate che, sempre secondo una stima dell’associazione, si attestano intorno al 70% delle contravvenzioni. Eventuali ricorsi di massa potrebbero
stabilire che circa il 50% delle multe sarebbe da cancellare.
I grandi Comuni tentano di riparare considerando le zone Ztl e zone di divieto, ma sarà difficile anche per loro coprire con tali provvedimenti l’intero territorio. Insomma è guerra.
Pronti tutti i collegi legali in tutte le provincie d’Italia per prepare e gestire il ricorso innanzi i Giudici di Pace, e su Internet per l’elenco delle strade da liberare dalle striscie blu.