Sarà un 2018 con una tassazione comunale invariata per Reggio Emilia, rispetto al 2017. Lo ha sancito oggi il Consiglio comunale che ha approvato aliquote e disciplina regolamentare dell’imposta municipale propria Imu, del tributo sui servizi indivisibili Tasi e dell’addizionale Irpef per il prossimo anno, proposti dalla giunta.
“La manovra di Bilancio preventivo 2018, a cui le deliberazioni di oggi sono correlate e danno corso concretamente – spiega l’assessore al Bilancio Daniele Marchi – conferma l’invarianza della tassazione 2018 rispetto a quella del 2017. A beneficio principalmente delle famiglie e delle imprese, per il quarto anno consecutivo il Comune di Reggio Emilia non aumenta le tasse, confermandosi al primo posto in Emilia-Romagna per la minore quota pro capite di tassazione (339,5 euro in base a riscossioni 2016 di Imu, Tasi, addizionale Irpef) e con le più favorevoli condizioni in tema di aliquote ed agevolazioni, oltre che di soglia di esenzione per l’addizionale comunale Irpef per le fasce più deboli della popolazione: 15.000 euro. Per quanto riguarda la Tasi, anche nel 2018 si applicherà il tributo solamente alle fattispecie non interessate dall’Imu, evitando così un carico eccessivo su ciascun cespite.
“E’ la conseguenza – aggiunge Marchi – della politica fiscale definita dall’Amministrazione che legge la leva fiscale quale strumento di crescita, a beneficio diffuso di famiglie e imprese, in un’ottica di equità e attenzione alle fasce sociali più fragili, in presenza di una spesa sempre più articolata per i servizi alla collettività.
“Il contrasto all’evasione fiscale – conclude l’assessore – genera un recupero di risorse che, a sua volta, agisce positivamente contribuendo a evitare di rimodulare il gettito delle entrate attraverso il fisco. Nel 2018 si prevede un potenziamento dell’attività di recupero delle Entrate e di lotta all’evasione per un totale complessivo di almeno 8 milioni di euro stimati, generati in particolare dagli accertamenti Tari per omessa/infedele dichiarazione e per omesso o parziale versamento, dall’attività di accertamento Imu/Tasi e dai controlli sulle agevolazioni canoni concertati/concordati nonché dai proventi derivanti dalle segnalazioni all’Agenzia delle Entrate”.
La votazione del Consiglio ha avuto il seguente esito: 17 favorevoli (Partito Democratico, Articolo 1-Mdp), 9 contrari (Forza Italia, Grande Reggio Alleanza civica, Lista civica Magenta Alleanza civica, Gruppo Misto, Movimento 5 Stelle)
TASI IN DETTAGLIO – Le nuove esenzioni e agevolazioni previste dalla Legge di stabilità per la Tasi prevedono: Abitazione principale ed equiparate (categoria da A/2 ad A/7): esenzione; Fabbricati rurali ad uso strumentale dell’agricoltura: aliquota allo 0,10% ; Fabbricati costruiti e destinati dall’impresa costruttrice alla vendita, fintanto che permanga tale destinazione e che non siano in ogni caso locati: aliquota allo 0,25%. Le altre fattispecie non sono soggette a Tasi.
IMU IN DETTAGLIO – Le aliquote Imu indicate per il 2018 sono le seguenti:
5,00 per mille abitazione principale categorie A1, A8, A9;
7,60 per mille immobili a canone concertato o concordato ed immobili concessi in comodato gratuito fra parenti entro il primo grado limitatamente ai caso di scambio reciproco degli stessi e solo se entrambi i soggetti possiedono quest’unica unità immobiliare, nel territorio comunale, eventualmente corredata dalle relative pertinenze, con moltiplicatore ridotto del 25% (come da Legge di stabilità del 2016);
8,60 per mille per immobili concessi in comodato gratuito a parenti entro il primo grado se ivi residenti, a cui si sommano le agevolazioni previste dalla Legge di stabilità 2016;
9,60 per mille aliquota agevolata per immobili di categoria B, C3 (Laboratori), D1 (Opifici), D3 (Teatri e Spettacoli), D4 (Case di cura e Ospedali), D6 (Fabbricati sportivi), D7 (Fabbricati per attività industriali). Unità immobiliari censite nella categoria C1 (Negozi e Botteghe) utilizzate esclusivamente per l’esercizio dell’attività d’impresa direttamente dai proprietari o titolari di altro diritto reale con residenza o sede legale nel comune;
10,10 per mille per terreni agricoli non esentati;
10,60 per mille aliquota ordinaria: si applica a tutte le tipologie abitative non comprese in quelle precedenti ed agli altri immobili/aree non oggetto di agevolazione.
Sono esenti da Imu i fabbricati rurali ad uso strumentale dell’agricoltura e i fabbricati costruiti e destinati dall’impresa costruttrice alla vendita (fintanto che permane tale destinazione e purché non siano locati).