Il 3 novembre si è presentata all’ospedale Maggiore raccontando di essersi svegliata seminuda, dopo essere stata stuprata in un vagone della stazione di Bologna e rapinata. La denuncia, su cui ha avviato indagini la Polizia, è di una ragazza italiana che compirà a breve 18 anni. La minore ha riferito di aver passato la serata nella zona di piazza Verdi con alcuni amici e di aver bevuto molti alcolici. Ad un certo punto si è accorta di non aver più il telefonino e un giovane magrebino si sarebbe offerto di aiutarla, dicendole di seguirlo. I due sarebbero quindi arrivati in stazione, dove la ragazza sostiene di aver subito la violenza sessuale. Si sarebbe svegliata solo la mattina dopo, svestita e senza più la borsa con sé.
Accertamenti della Polizia sono in corso anche sulla denuncia di un’altra 17enne, aggredita e pesantemente palpeggiata qualche giorno prima al rientro da scuola, in zona Bolognina. Anche in questo caso ad aggredire sarebbe stato uno straniero, descritto come nordafricano, sarebbe sbucato da dietro alcuni cassonetti. L’uomo l’avrebbe afferrata, spinta contro un muro, tentando di baciarla e poi l’avrebbe palpeggiata. La vittima, fuggita all’aggressore, ha riferito i fatti ai genitori e insieme a loro ha sporto denuncia.