Hanno provato in ogni modo a sfuggire all’attenzione del proprietario di un negozio di telefonia di Correggio: uno dei due era stato arrestato nell’immediato dai carabinieri di Correggio grazie al titolare che era riuscito a fermarlo, ora è stato arrestato anche il complice, a distanza di poco più di un mese dal furto, e denunciato dagli stessi carabinieri correggesi con l’accusa di concorso in furto aggravato.
Nei guai un 37enne georgiano residente a Reggio Emilia unitamente al connazionale 44enne arrestato all’epoca del furto in flagranza di reato. I fatti risalgono alla tarda mattinata del 14 luglio scorso quando i Carabinieri della Stazione di Correggio sono interventi presso un negozio di telefonia di piazza Della Repubblica dove, poco prima, due individui avevano rubato un I-Phone 7 del valore di oltre 800 euro. Gli accertamenti dei militari di Correggio hanno consentito di appurare che i due, entrati nel negozio spacciandosi come clienti, si erano avvicinati ad un espositore chiuso a chiave e, approfittando del fatto che il proprietario in quel momento era impegnato con un altro cliente, l’avevano forzato impossessandosi del cellulare. I movimenti dei due finti clienti, però, hanno insospettito il titolare che, non perdendoli d’occhio si era accorto del furto in atto. L’immediato intervento del negoziante consentiva di fermare uno dei due individui, mentre l’altro riusciva a fuggire con il telefono appena rubato.
I Carabinieri di Correggio giunti sul posto, dopo essersi accertati di quanto accaduto e fermato l’uomo che era rimasto all’interno dell’esercizio, poi identificato in un cittadino georgiano 44enne, sprovvisto di documenti e senza fissa dimora che veniva arrestato per concorso in furto, avevano avviato le ricerche del complice che, però, era riuscito a far perdere le proprie tracce. I successivi sviluppi investigativi portavano a indirizzare le attenzioni investigative nei confronti dell’odierno indagato nei cui confronti i militari acquisivano incontrovertibili elementi di responsabilità in ordine al concorso in furto per la cui ipotesi veniva quindi denunciato. La perquisizione domiciliare non portava al rinvenimento dell’Iphone probabilmente venduto subito dopo il furto a qualche ricettatore che i carabinieri di Correggio intendono identificare anche nel tentativo di recuperare la refurtiva.