Questa notte i Carabinieri della stazione di Novellara coadiuvati dal nucleo radiomobile della compagnia di Guastalla e della Reggio Emilia, hanno intercettato una banda di malviventi appartenenti a una delle batterie cosiddette “banda delle ville” che nottetempo, anche incuranti della presenza dei rispettivi proprietari intenti a dormire, accedono all’interno delle ville razziando preziosi e danaro per poi fuggire a bordo di auto che talvolta rubano dalle pertinenze delle stesse abitazioni prese di mira grazie alle chiavi che reperiscono all’interno delle case.
Poco dopo le 23,00 del 16 agosto un cittadino di Rolo segnalava che i malviventi dopo aver manomesso il sistema d’allarme perpetravano un furto nella sua abitazione. Immediata nella zona convergevano alcune pattuglie dei comandi di Novellara e del Nucleo Radiomobile di Guastalla che in Via Fabbrico del comune di Campagnola Emilia intercettavano 3 malviventi che fuggivano a piedi nel buio della notte abbandonando sul posto un Nissan Qashqai i cui accertamenti consentivano appurarne la provenienza di furto consumato a Castelfranco Emilia la notte del 7 agosto scorso. Che i tre malviventi appiedati dai Carabinieri appartenessero ad una batteria appartenente al più nutrito e famigerato popolo della banda delle ville, che agisce nottetempo rubando nelle private abitazioni, è stato rivelato dal rinvenimento del kit in uso a tali malviventi costituito non solo da strumenti da scasso (cacciaviti, piedi di porco e tenaglie) ma anche da accessori per il travisamento (cappellini di lana e passamontagna) nonché da flessibili solitamente utilizzati per aprire le casseforti. Durante le attività di ricerca dei malviventi i carabinieri di Novellara e Guastalla in strada Boschi del comune di Novellara rinvenivano una Dacia Duster risultata rubata (sempre durante un furto notturno in abitazione) la notte del 15 agosto scorso a Viadana, nel mantovano. Anche in quest’auto, che risultava aver applicate le targhe di altra autovettura rubata a Gattatico, i militari hanno rinvenuto attrezzi da scasso. Un recupero fruttuoso quello delle due autovetture secondo i Carabinieri non solo sotto l’aspetto economico, alla luce del valore delle macchine, ma anche sotto quello investigativo. Al riguardo sull’autovettura e sugli strumenti da scasso sequestrati nei mezzi, i carabinieri hanno proceduto ai dovuti rilievi per cercare di trovare anche in sede scientifica una svolta investigativa in quanto gli operanti hanno proceduto all’esaltazione delle impronte digitali che verranno inviate al Reparto Investigazioni Scientifiche dei Carabinieri di Parma, per le indagini di comparazione con i soggetti pregiudicati censiti in Banca Dati.