Sostegno all’azione diplomatica del Governo italiano che ha deciso di partecipare attivamente alla forza Unifil per l’attuazione della risoluzione 1701 delle Nazioni Unite in Libano; appoggio al personale diplomatico, civile e militare impegnato in questa missione.
E’ quanto espresso ieri dal Consiglio provinciale con un ordine del giorno approvato con 16 voti a favore (Ds, Margherita, Prc) e 7 contrari (An, FI).
Presentato da Ds, Verdi, Margherita e Prc, il documento valuta “necessario un intervento di peace-keeping alla frontiera fra Israele e Libano ad operadella Nazioni Unite” per consolidare la tregua fra tutte le parti belligeranti. Giudica inoltre opportuno che Europa e Onu svolgano un nuovo fondamentale ruolo “nella costruzione di condizioni di pace e sicurezza, tanto per il popolo e lo Stato di Israele quanto per il popolo palestinese e per la formazione e il consolidamento di un suo Stato autonomo e
indipendente”, condizione che è il fulcro “della possibilità di pace e sicurezza per il Medio Oriente e per l’intero pianeta”.
Anche i gruppi di minoranza a palazzo Malvezzi hanno presentato un ordine del giorno sulla missione in Libano. Il documento, respinto con 7 voti a favore (An, FI) e 16 contrari (Ds, Margherita, Prc), esprime ai militari
italiani “il più sincero e forte sentimento di solidarietà e gratitudine nella consapevolezza che in Afghanistan come in Iraq, nella ex Yugoslavia
come in Libano hanno contribuito e contribuiscono con coraggio e spirito di sacrificio a lottare contro il cancro del terrorismo”.