Due giorni di corso sulla prevenzione e il contrasto del radicalismo violento per fornire alla Polizia Municipale gli strumenti per percepire segnali di adesione ai modelli di radicalizzazione nei tessuti sociali del territorio, verificare e gestire le informazioni veicolando poi le segnalazioni alle forze di polizia competenti per le indagini. L’obiettivo è creare un sistema di rete virtuoso tra cittadini, polizia locale e forze di polizia nazionali. Il corso su questi temi si terrà lunedì 3 e martedì 4 luglio nella sede della Polizia Municipale di Bologna, in via Enzo Ferrari, ed è indirizzato principalmente ai vigili, anche se è prevista la partecipazione di alcuni assistenti sociali del Comune. Il docente è Luca Guglielminetti, ricercatore da tempo impegnato su questi temi in qualità di componente dello Steering Committee di Radicalisation Awareness Network (RAN), rete europea che opera per contrastare i percorsi di radicalismo ed estremismo violento.
Il corso è cofinanziato dall’Unione Europea nel programma ISF (Fondo Sicurezza Interna), e rientra nel più ampio progetto europeo LIAISE2, coordinato da EFUS (Forum Europeo per la Sicurezza Urbana) di cui Bologna è membro. Di recente, tra l’altro, la Fisu (Forum Italiano per la Sicurezza Urbana), cioè sezione italiana di EFUS, ha rinnovato le cariche societarie eleggendo presidente Carmela Rozza, assessore alla sicurezza del Comune di Milano, e vicepresidente Riccardo Malagoli, assessore alla sicurezza del Comune di Bologna.