La linea ferroviaria Modena-Sassuolo è un’importante infrastruttura strategica che collega uno spazio urbano densamente popolato tra il capoluogo e il distretto ceramico. Si tratta quindi di una linea da salvaguardare e rafforzare nella logica di incentivare la mobilità pubblica sostenibile.
Lo affermano i consiglieri regionali del Pd Giuseppe Boschini, primo firmatario, Luca Sabattini, Enrico Campedelli e Luciana Serri in un’interrogazione rivolta alla Giunta regionale, dove segnalano che, in questi anni, la tratta in questione non è stata esente da criticità e problematiche, più volte segnalate dagli amministratori e dal dibattito pubblico. Non sono quindi ulteriormente procrastinabili – scrivono i consiglieri – interventi significativi per migliorare le condizioni di fruizione del servizio da parte degli utenti e renderlo attrattivo per più ampie fasce di popolazione.
In varie sedi – aggiungono – la Regione ha confermato il proprio impegno per il rafforzamento e lo sviluppo della linea, come di recente, nel corso di un incontro provinciale con amministratori ed eletti del territorio, svoltosi il 14 febbraio 2017, dove la Regione ha ribadito, in particolare, l’intenzione di “sostituire in tempi brevi il materiale rotabile con nuovi convogli, adeguati a standard di servizio già presenti in altre tratte; di realizzare, sempre in tempi brevi, lavori già in fase di avanzata definizione per l’adeguamento di banchine e altre strutture relative a stazioni e fermate; di potenziare, in accordo con il gestore, le attività di controllo e verifica dei titoli di viaggio”.
I consiglieri chiedono quindi quali siano i tempi e le modalità con cui si ritiene di dare luogo agli impegni assunti e se non si consideri opportuno promuovere la costituzione di un gruppo di lavoro tecnico-istituzionale che, coinvolgendo gli enti locali interessati, riveda puntualmente gli studi di fattibilità disponibili e valuti, sempre con l’accompagnamento tecnico regionale, se sia possibile o meno formulare una proposta aggiornata per lo sviluppo strutturale della tratta, anche alla luce delle più recenti soluzioni tecnologiche e organizzative disponibili, fermo restando l’obiettivo di potenziare e rendere più efficiente il trasporto pubblico.