Condannato a 1 anno e 4 mesi di reclusione per violazione della legge sui diritti d’autore, un produttore cinematografico reggiano aveva ottenuto l’affidamento ai servizi sociali ma era deve tornare in carcere! Tra i motivi che hanno indotto il magistrato di sorveglianza di Reggio Emilia a optare per tale decisione pesa sicuramente l’arresto che i Carabinieri di San Polo d’Enza hanno operato lo scorso 2 marzo a carico del 53enne per il reato di furto aggravato di energia elettrica.
Il produttore cinematografico infatti, sebbene beneficiasse dell’affidamento in prova al servizio sociale – misura alternativa in cui il condannato doveva dare prova di reinserimento sociale – era riuscito a manomettere il contattore di energia elettrica dotando di gratuita corrente elettrica la propria abitazione. La scoperta erta stata fatta la mattina del 2 marzo scorso dai carabinieri di San polo d’Enza che intervenivano nell’abitazione dell’uomo per consentire agli incaricati della società fornitrice di energia elettrica di effettuare i dovuti accertamenti su un contattore che supponevano manomesso. Avuto accesso i carabinieri sampolesi avevano modo di rilevare la manomissione del contatore che alterava i consumi a favore del produttore cinematografico. L’uomo arrestato, dopo la convalida era stato scarcerato. Il magistrato di sorveglianza tuttavia ha valutato la condotta del 53enne ritenendo opportuno revocargli il beneficio dell’affidamento ai servizi sociali applicando quindi il proseguo dell’espiazione della condanna in regime di detenzione carceraria. Ricevuto il provvedimento i carabinieri di San Polo d’Enza vi davano esecuzione recandosi presso l’abitazione del produttore cinematografico che veniva tratto i arresto e condotto in carcere per l’espiazione della pena.