Il segretario provinciale del Pd Lucia Bursi interviene sull’omicidio accaduto a Modena e sul tema dei femminicidi più in generale.
“La situazione è divenuta intollerabile. Siamo allo stillicidio quotidiano. Più di cinquanta donne, dall’inizio dell’anno, sono morte per mano del proprio compagno o di un ex. Qualcuno, comunque, di cui si erano fidate e con cui, spesso, avevano costruito affetti e convivenza. E’ ora di dire “Basta!”. E non solo perché oggi è accaduto a Modena e l’orrore è arrivato a bussare alla nostra porta. Occorre un impegno collettivo, di tutte le componenti della nostra società, delle istituzioni, della politica e delle associazioni, delle donne e degli uomini. Bisogna rendere le leggi ancor più adeguate alle necessità reali, questo nonostante la legislazione della nostra Regione sia all’avanguardia nel Paese. Occorre cambiare una mentalità e una cultura che vede nella donna un oggetto del possesso maschile, da scambiarsi nel branco come accaduto a Salerno, o da abbattere quando non più funzionale alla propria vita, come accaduto a Modena. Dobbiamo rendere più adeguate, più concrete e celeri le risposte alle donne che chiedono aiuto. Dobbiamo introdurre nelle scuole (ci stanno già cominciando a lavorare i deputati della Commissione Cultura della Camera, compresa la modenese Manuela Ghizzoni) l’educazione al rispetto dell’altro. E il cambiamento culturale deve passare non solo tra le donne, ma anche tra gli uomini. Non a caso tutti i componenti maschili della Segreteria provinciale del Pd, nei giorni scorsi, hanno accolto l’appello di Lucia Annibali e della vicecapogruppo Pd alla Camera Alessia Morani dal titolo “Se sei un uomo firma”. Dobbiamo, insomma, mettere in campo tutti gli strumenti necessari a fermare questa strage. Siamo all’emergenza”.