incendi_boschivi_2Si è concluso nel fine settimana con l’esame finale, al Centro sovracomunale Antincendio boschivo (Aib) di Vezzano sul Crostolo, il corso per addetti promosso dalla Scuola permanente di Protezione civile della Provincia di Reggio Emilia. Alla giornata, alla quale hanno collaborato anche Vigili del fuoco e Corpo forestale dello Stato, erano presenti la responsabile della Protezione civile per l’ambito di Reggio Emilia dell’Area Affluenti Po Federica Manenti, il coordinatore provinciale per l’Aib e tutor del corso Mirco Ricchetti, il coordinatore provinciale dell’Associazione nazionale alpini Ercole Domenichini, il sindaco di Vezzano sul Crostolo Mauro Bigi con l’assessore comunale a Territorio e Ambiente Alessandra Leoni.

“La grande partecipazione al corso che ha visto 41 volontari abilitarsi nello spegnimento di incendi boschivi, testimonia l’importanza di avere sul territorio un centro come quello di Vezzano sul Crostolo, da alcuni anni punto di riferimento e formazione specializzato in una delle tante aree di intervento di competenza della Protezione civile – ha dichiarato il sindaco Mauro Bigi – In tante occasione ho sperimentato personalmente come sia importante la presenza sul territorio di personale professionalmente preparato, volontario o non, che conosce capillarmente il territorio, pronto ad intervenire in situazioni di emergenza, ed è quindi importante promuovere attività formative come questa”.

Anche se il territorio reggiano, inserito in ambiente fitoclimatico sufficientemente fresco e umido, non è particolarmente a rischio, come ha sottolineato Federica Manenti, la presenza antropica e la fitta rete di infrastrutture aumentano il rischio di incendi, soprattutto in periodi di scarsa o assente piovosità.  Per questo, e soprattutto a fini preventivi, da molti anni Provincia di Reggio Emilia e Agenzia regionale di Protezione civile hanno sottoscritto un Protocollo d’intesa Antincendi boschivi insieme a Prefettura, Vigili del Fuoco, Corpo Forestale dello Stato, 118 Reggio Soccorso, Coordinamento delle organizzazioni di Volontariato, Unione dei Comuni dell’Appennino Reggiano e Comuni collinari che si è posto l’obiettivo di delineare le procedure operative di intervento in caso di emergenza.

“Alla base di tutto, c’è però un massiccio impegno  pubblico sulla formazione e l’addestramento degli operatori volontari impegnati negli interventi di prevenzione e di spegnimento, completando la preparazione con l’acquisto degli equipaggiamenti di protezione individuale (Dpi) e la verifica medica di idoneità fisica all’attività”, conclude l’ex responsabile della Protezione civile della Provincia e, ora, dell’ambito di Reggio Emilia dell’Area Affluenti Po dopo il passaggio della competenza alla Regione.

I 41 volontari che hanno partecipato al corso appartengono a diverse associazioni di Protezione civile provenienti da tutta la provincia: Il Campanone di Scandiano, Associazione nazionale alpini, Gruppo comunale di Albinea, Val d’Enza-Radiocomunicazioni, Tricolore Reggio Emilia,  Vigilanza antincendio boschivo di Bibbiano, Gruppo Comunale Brescellese.

Il corso, partito il 10 maggio, si è sviluppato in 7 moduli per un toltale di 35 ore di formazione in cui sono stati affrontati i molteplici aspetti inerenti l’antincendio boschivo: dal modello di intervento per la lotta attiva all’organizzazione e compiti del volontariato, dalle funzioni del Corpo forestale dello Stato e del Corpo nazionale dei Vigili del fuoco nella lotta agli incendi boschivi alle tematiche di sicurezza e ai comportamenti di autotutela per concludere con le prove pratiche e l’esame finale.