Inizia domenica prossima 17 gennaio a Serramazzoni un ciclo di incontri rivolto sia al mondo della scuola, sia a tutti i cittadini, con il quale si intende promuovere e valorizzare il valore e l’importanza della memoria storica degli anni della Seconda Guerra Mondiale per affrontare e vivere il futuro con maggiore consapevolezza e senso di responsabilità. L’iniziativa, promossa dall’Assessorato alle politiche giovanili, formazione e cultura del Comune di Serramazzoni, si tiene a un anno di distanza dal 70simo anniversario della liberazione del campo di sterminio di Auschwitz, avvenuta il 27 gennaio 1945; una data ricordata ogni anno con il “Giorno della Memoria”, dedicato alla commemorazione delle vittime dell’Olocausto.
Sono previsti quattro appuntamenti, dedicati in particolare a come fu vissuto e subito il conflitto mondiale nel modenese, e in Appennino in particolare, ai quali offriranno il loro contributo gli esperti Mario Toni, Davide Venturelli, Sabrina Guigli, Giorgio Rinaldi e Sara Prati. Il primo incontro si terrà domenica 17 gennaio alle 16,30, presso la sala polivalente di via Roma, con la presentazione, a cura dell’Amministrazione comunale, del programma completo e dei relatori, alla quale seguirà l’incontro con Sara Prati e Giorgio Rinaldi, studiosi e ricercatori di storia e tradizioni locali e autori del volume “Dalla Guerra alla Liberazione nel modenese”, che raccoglie storie e testimonianze del mondo contadino, arricchite da proiezioni e immagini d’epoca. Gli altri incontri si terranno, tutti presso la sala polivalente, mercoledì 27 gennaio, Giorno della Memoria, alle 20,30; domenica 31 gennaio alle 16,30 e domenica 21 febbraio alle 16,30. Dal 17 gennaio sino al termine del ciclo di incontri, poi, sarà esposta presso la sala polivalente, a cura di Mario Toni, una preziosa rassegna fotografica, autentica documentazione del periodo bellico, che sarà a disposizione del pubblico e delle scuole.
“Il nostro ringraziamento va ai relatori che insieme a noi hanno creduto nella realizzazione di questo progetto – commenta il consigliere delegato a cultura e formazione Marzia Cipriano – fornendo ognuno un prezioso e diversificato contributo al tema proposto. Un grazie anche all’Istituto Comprensivo che ha aderito all’iniziativa. Il progetto oltre ad avere obiettivi didattici e formativi, vuole essere un’opportunità di incontro per tutti, giovani e meno giovani. Dalla memoria di ciò che è stato, crediamo si possano costruire modelli positivi e punti di riferimento saldi per le nuove generazioni. Vogliamo valorizzare la ricchezza del passato, che non rimarrà tale se reso utile e vivo nella nostra quotidianità. E proprio per favorire il confronto fra le generazioni, è nata l’idea del “Caffè Narrativo” , che sarà proposto al termine del ciclo di incontri e che potrà rappresentare il logico proseguimento dell’iniziativa. Si tratta indubbiamente di un percorso difficile e ambizioso, ma riteniamo si possa andare oltre la sfiducia dei più, comprensibile ma superabile, con una volontà comune di fiducia nel futuro, partendo dall’opportunità di esercitarsi ad una “Cultura della Memoria”.