Il Calcium Score si esegue in pochi minuti ed è in grado di fornire precise informazioni cliniche sullo stato di salute di arterie e cuore. Villa Torri Hospital, ospedale di Alta Specialità GVM Care & Research in Cardiologia e Cardiochirurgia, è Centro di riferimento per il test a Bologna e provincia.
E’ di qualche giorno fa l’allarme lanciato dalla Società Italiana di Cardiologia secondo la quale un over 55 su tre si ammalerà entro pochi mesi di scompenso cardiaco e la metà di loro morirà nei prossimi 5 anni. Questa patologia, invalidante e potenzialmente letale, è caratterizzata dall’incapacità del cuore di pompare sangue nella quantità sufficiente a soddisfare le necessità fisiologiche dell’organismo. E’ la conseguenza di un precedente evento cardiovascolare (l’infarto del miocardio) e pertanto la prevenzione gioca un ruolo fondamentale se non addirittura insostituibile. La stima delle probabilità di andare incontro a un tale, grave esito è data dalla Carta del rischio cardiovascolare la cui validazione a livello scientifico si basa sull’analisi di precisi fattori predisponenti – glicemia elevata, colesterolemia, ipertensione arteriosa, abitudine al fumo, diabete, obesità – dai quali ricavare poi una tabella percentuale: rischio elevato, rischio intermedio, rischio basso.
“Tuttavia la medicina specialistica – spiega il dott. Gian Luigi Gardini, Direttore Sanitario e specialista in Cardio-angiologia diagnostica ed interventistica a Villa Torri Hospital di Bologna – oggi può avvalersi di metodiche in grado di stratificare meglio la percentuale di rischio, orientando l’attenzione ai distretti dell’organismo depositari della malattia aterosclerotica: nello specifico cuore, encefalo e arti inferiori. In campo vascolare a Villa Torri Hospital disponiamo delle attrezzature e delle relative tecnologie atte a eseguire un’attenta predizione e tra le quali rientra il test del Calcium Score. Il test misura, in rapporto all’età dell’individuo, la quantità di calcio presente nelle arterie che portano ossigeno al muscolo cardiaco: le coronarie. E’ un esame non invasivo – si esegue per mezzo di TAC multistrato -; dura pochi minuti e può essere affrontato senza sottoporsi a particolari preparazioni. La valutazione del “Calcium Score Index” consente di ordinare i soggetti asintomatici secondo 3 fasce ed orientare, a seconda dei risultati, il paziente ai successivi step clinici”.
Indicato soprattutto nelle persone con rischio cardiovascolare intermedio, cioè la maggioranza dell’ipotetica normalità, ha un duplice obiettivo: riuscire a traghettare questi pazienti al livello di rischio più basso ed evitare che gli stessi possano progredire nella classe a maggior pericolo.
“Nei casi in cui, qui a Villa Torri Hospital, abbiamo sottoposto alcuni soggetti di classe intermedia all’esame del Calcium Score ho potuto riscontrare la presenza di calcificazioni che seppur non così pesanti in termini numerici erano distribuite in punti delle coronarie (ad esempio la discendente anteriore) tali da poter causare un infarto a seguito della quasi totale ostruzione del vaso.
L’adozione di tempestive misure terapeutiche, successive all’indagine strumentale, è stata utile ad evitare il peggio”.
Il cambiamento dello stile di vita però non è sufficiente a metterci al riparo dai depositi di calcio nelle arterie coronarie, perché l’aterosclerosi è un processo fisiologico e irreversibile.
“E’ utile e corretto chiarire che interpretando i sintomi, più o meno premonitori essendo ancora a livello sub-clinico, ci adoperiamo per curare la malattia. Così facendo se noi interveniamo prevenendo la fase acuta – l’ostruzione critica – possiamo rimandare nel tempo il ricorso all’angioplastica o alla chirurgia vera e propria. Possiamo predisporre un efficace trattamento farmacologico modificando la fluidità del sangue affinché scorra meglio anche dentro un letto stenotico (ristretto). Certo, l’eliminazione o la riduzione di alcuni fattori di rischio inducono indubbi benefici sull’apparato cardiovascolare. I continui sbalzi pressori, ad esempio, modificano – in negativo – la permeabilità dei vasi condizione che contribuisce, assieme ad altre, alla progressione dell’aterosclerosi”.
Carta del rischio cardiovascolare da un lato, test del Calcium Score dall’altro nei pazienti asintomatici ma con malattia allo stadio subclinico: la letteratura medico-scientifica internazionale conferma la correttezza dell’approccio diagnostico.
“Il Calcium Score – conclude Gardini – viene classificato quale indagine appropriata dalla AHA (American Heart Association), prioritaria dal NICE (National Institute for Health and Care Excellence) in Gran Bretagna mentre il Rotterdam Medical Centre (Olanda) ha previsto linee guida specifiche con l’ausilio del test del Calcium Score per i pazienti che lamentano dolori al torace di tipo anginoso, possibile sintomo di coronaropatia latente; aggiungendo inoltre il plus della riduzione dei costi sociali e sanitari derivanti dalla prevenzione attuata tramite questa procedura. I presupposti per fare bene – validazione compresa – ci sono tutti”.
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GVM Care & Research
GVM Care & Research, gruppo fondato e presieduto da Ettore Sansavini, opera nei settori della sanità, della ricerca, dell’industria biomedicale e delle cure termali, con obiettivi di assistenza specialistica, prevenzione medica e promozione del benessere e della qualità della vita. Cuore di GVM Care & Research è la rete integrata di 23 Ospedali, molti dei quali di Alta Specialità, e 4 Poliambulatori, presenti in 8 regioni italiane: Piemonte, Lombardia, Liguria, Emilia Romagna, Toscana, Lazio, Puglia e Sicilia. La sede di GVM Care & Research è a Lugo (Ravenna). L’esperienza e le competenze sviluppate negli anni hanno posizionato GVM Care & Research come polo d’eccellenza nel panorama sanitario italiano soprattutto per Cardiologia, Cardiochirurgia, Elettrofisiologia, Ortopedia, Neurochirurgia, Aritmologia e trattamento del Piede Diabetico.
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