Sono iniziati i lavori per la realizzazione del People mover, il sistema di collegamento veloce tra la stazione centrale e l’aeroporto di Bologna.
“Finalmente una buona notizia. Dopo anni che se ne parlava sblocchiamo anche il People mover, la navetta veloce che collega in 7 minuti l’aeroporto e la stazione di Bologna – commenta il Sindaco Virginio Merola – In questi ultimi anni il turismo è sempre in crescita. Nel 2014 sono stati oltre 2 milioni e 250 mila i turisti in città. Sono invece 58 milioni i passeggeri che ogni anno transitano nella nostra stazione dei treni. Il nostro aeroporto continua ad aumentare passeggeri e attrae nuove linee. Bologna è dunque sempre più al centro delle relazioni con il mondo e il People mover è un collegamento indispensabile che migliorerà l’accessibilità e l’attrattività del nostro territorio”.
Le attività propedeutiche sono già avviate (acquisizione delle aree, picchettatura e realizzazione delle opere di topografia e di bonifica dagli ordigni bellici); il cantiere sarà completato entro 36 mesi cioè entro ottobre 2018. Seguiranno 4-5 mesi di pre-esercizio, prima di aprire al pubblico. L’infrastruttura è composta dalla monorotaia di circa 5 chilometri, appoggiata su 125 pile in calcestruzzo a 35-40 metri l’una dall’altra, da 2 stazioni capolinea (Aeroporto e Stazione Centrale) e da una stazione intermedia, il Lazzaretto, dove si incrociano i treni ed è dislocato il centro di comando operativo e l’officina di manutenzione.
Il cantiere ha quindi uno sviluppo lineare per circa 5 chilometri, lungo il quale sono collocate alcune opere di rilievo: lo scavalco di autostrade e tangenziale e il sottopasso della linea ferroviaria Bologna-Padova.
I lavori sono partiti dall’aeroporto e contemporaneamente si sono aperti 6 cantieri fino al Lazzaretto. Entro la metà di dicembre inizieranno le lavorazioni dal Lazzaretto verso la Stazione Centrale per circa 1 chilometro, mentre, per l’ultimo tratto fino alla stazione, si deve attendere la rimozione programmata da parte di RFI delle proprie interferenze. Si prevede di impiegare nei mesi centrali di massima produzione circa 200 persone contemporaneamente lungo tutto il cantiere.
L’opera prevede un impegno finanziario pari a 115 milioni di euro che verranno coperti dall’intervento delle banche che, in un perfezionando pool, hanno colto lo spirito di sistema che caratterizza l’operazione, dagli interventi in “equity” in capo ai soci di Marconi Express (CCC e TPER), oltre che dalla partecipazione di SAB (Società aeroporto di Bologna), attraverso la sottoscrizione strumenti finanziari partecipativi e da significativi contributi pubblici assicurati da parte della Regione Emilia-Romagna, dagli apporti della società di gestione dell’aeroporto Marconi (SAB) e RFI.