carabinieri_1000Navigando in internet, oltre a scoprire un importante ammanco di computer dal magazzino aziendale, ha scoperto che il venditore era un dipendente che li stava ricettando su vari siti dell’e-commerce. Il numero del cellulare di chi vendeva i computer in internet è infatti risultato essere lo stesso registrato sulla rubrica dei dipendenti che un operaio aveva fornito all’atto del’assunzione. Il responsabile di un azienda correggese si è quindi rivolto ai Carabinieri che hanno avviato le indagini trovando nel garage dell’operaio una decina di computer rubati dall’azienda. Con l’accusa di ricettazione i Carabinieri della Stazione di Correggio hanno quindi denunciato alla Procura di Reggio Emilia un operaio 31enne abitante nel modenese sequestrandogli 8 computer rubati tra l’agosto del 2012 e l’ottobre del 2013 dal magazzino dell’azienda dove lavorava. Insospettito dopo aver notato alcuni computer (identici a quelli trattati dalla propria azienda ndr) in vendita su due siti online, il dirigente di un’azienda di Correggio effettuava alcune verifiche di magazzino constatando che dalla differenza delle giacenze dei computer in magazzino e degli apparecchi venduti risultavano mancare una quindicina di computer per un valore di varie migliaia di euro. Oltre a questo verificava che il numero di telefono indicato nelle inserzioni di vendita corrispondeva a quello che un dipendente aveva fornito all’atto nella fase di assunzione dal dipendente. Due indizi hanno una prova per cui il funzionario si è rivolto ai carabinieri di Correggio formalizzando la denuncia.

Dopo i dovuti riscontri investigativi i carabinieri hanno chiesto ed ottenuto dalla Procura reggiana un decreto di perquisizione che l’altra mattina è stato eseguito presso l’abitazione del dipendente risultato per l’appunto infedele: nel garage dell’abitazione del modenese dove l’uomo vive, i carabinieri hanno rinvenuto e sequestro di una decina di computer rubati dal magazzino della predetta azienda.