È datata 24 giugno 2011 la richiesta, da parte del Comune di Modena nell’ambito del Federalismo demaniale, di attribuzione a titolo non oneroso di alcuni immobili di proprietà dello Stato collocati nel territorio cittadino e in evidente stato di degrado. Fra quegli immobili c’era e c’è ancora l’ex carcere di Sant’Eufemia per il quale il Comune ha proposto opere di restauro conservativo e di riqualificazione. Lo ricorda l’assessore al Patrimonio del Comune di Modena Fabio Poggi all’indomani dello sgombero di immigrati irregolari dall’ex penitenziario di via Bonacorsa, in pieno centro storico.
“Dopo la costituzione di un Tavolo Tecnico Operativo (il 12 settembre 2011) incaricato di verificare se il complesso sia ancora in uso da parte del Ministero della Giustizia e se possa essere trasferito al Comune e dopo diversi successivi incontri con i vertici dell’Agenzia del Demanio – sottolinea Poggi – a distanza di due anni, la situazione non si è ancora sbloccata. Abbiamo già pronta un’ulteriore richiesta indirizzata alla Direzione regionale del Ministero per i Beni culturali dell’Emilia Romagna, oltre che all’Agenzia del Demanio, per sollecitare aggiornamenti sull’esito di quell’istruttoria. Nella lettera si dice chiaramente che “il Comune di Modena è tuttora interessato al trasferimento dell’ex Caserma S. Eufemia e, in caso di disponibilità da parte del Demanio, si conferma la predisposizione da parte dell’Amministrazione comunale di uno studio propedeutico alla valorizzazione dell’immobile da inserire in un piano di recupero che preveda la realizzazione di spazi con destinazione ad altre funzioni pubbliche compatibilmente alla normativa del Federalismo demaniale, con valutazioni economico-finanziarie e in conformità con i vincoli imposti dalla Soprintendenza”.