Il Brasile vive grandi contraddizioni economiche e sociali, grandi diseguaglianze tra chi è dentro e chi è fuori questo cammino di crescita, tra chi vive nelle grandi città del Centro-Sud e chi nel Nord – Nord-Est del Paese. Ma quanto questo enorme laboratorio economico – sociale, in cui convivono i grandi investimenti industriali (energia, metalmeccanica, agroalimentare e costruzioni) con le attività di sussistenza, influenza e che relazione ha con l’Emilia Romagna? Quanti sanno, ad esempio, che il fatturato delle aziende emiliano-romagnole in Brasile è di circa 10 miliardi di euro, il più alto dei BRICST (Cina 8,5, India 7,2, Russia 6,5, Safrica 4,4, Turchia 3,5)? Quanti sanno che l’export ER verso il Brasile è 14% dell’export italiano (700 milioni di €)? Oppure che il numero degli addetti delle nostre aziende in Brasile è di oltre 26.000 (in Cina 21.000 e in India 20.000)?

Di tutto ciò (economia, società, volontariato, contraddizioni, sviluppo) si parlerà domani, 20 novembre, a Bologna, dalle 9.45 alle 13.00, presso la sede Cisl di via Milazzo 16, nel convegno “B di Brics. Raccontare il Brasile tra crescita economica e movimenti sociali”, organizzato dalla Cisl e dall’Iscos (Istituto Sindacale per la Cooperazione allo Sviluppo) Emilia Romagna, in collaborazione con l’Università degli Studi di Bologna, come iniziativa preparatoria della VI Conferenza Italia – America latina.

Nel corso del convegno verranno illustrati i progetti che l’Iscos ER sta sviluppando in quel Paese e una dettagliata dati dettagliati sul rapporto economico Emilia Romagna – Brasile.