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Trascorso circa un anno e mezzo da quando la Fondazione Casa del Volontariato di Carpi – nella persona del presidente Lamberto Menozzi – sottoscrisse, il 10 maggio del 2012 presso il Tribunale di Modena, la Convenzione quadro, della durata di due anni e rinnovabile, per lo svolgimento del lavoro di pubblica utilità, è giunto il momento di tracciare un primo bilancio dell’iniziativa che, prima nel suo genere, ha permesso, sia alle associazioni ospitate nel condominio della solidarietà di via Peruzzi che a quelle esterne, di accogliere persone condannate allo svolgimento del lavoro di pubblica utilità, consistente cioè nella prestazione di attività non retribuita in favore della collettività.

Il percorso origina dall’applicazione da parte del Giudice, su richiesta dell’imputato o se quest’ultimo non si oppone, della pena del lavoro di pubblica utilità. Questo tipo di sanzione trova applicazione pratica – principalmente ma non solo – per le più diffuse violazioni di due fattispecie di reato previste dal Codice della strada: guida sotto l’influenza dell’alcool e guida in stato di alterazione per l’uso di sostanze stupefacenti.

Se il progetto è iniziato con 3 lavoratori di pubblica utilità in forza agli enti operanti nella FCV inviati presso altrettante associazioni, ad oggi sono 6 le esperienze positivamente concluse, altrettante quelle in corso di svolgimento, 7 persone sono già state assegnate e aspettano di cominciare mentre 4 hanno presentato la richiesta e sono in attesa di assegnazione, per un totale di 27 soggetti coinvolti.

Il totale delle ore di lavoro di pubblica utilità già svolte ammonta poi alla ragguardevole cifra di 2000.

Numeri, questi, che lasciano ben comprendere l’importanza di un progetto come questo, ancor più se si ricorda che, inizialmente, la convenzione prevedeva l’invio di un numero massimo di 5 condannati contemporaneamente, numero che è stato successivamente ampliato a 10 per consentire l’accoglimento dell’alto numero di richieste.

Un aumento si registra anche tra gli Enti Ospitanti: se inizialmente erano 10 – USHAC (Unione Sportiva Handicap Carpi), ALICE (Associazione per la lotta all’ictus cerebrale), Gruppo Parkinson Carpi, Cooperativa sociale Il mantello, UISP comitato provinciale, Università libera età Natalia Ginzburg, ANCESCAO (Coordinamento comunale centri sociali e orti), Cooperativa sociale S.C.A.I., CSI (Centro Sportivo Italiano) comitato di Carpi e Al di là del muro – hanno recentemnete chiesto di aderire altre 4 associazioni con sede, dato non secondario, a Novi di Modena e Soliera.

“Con l’adesione di associazioni da Soliera e Novi di Modena – sottolinea il presidente della Fondazione Casa del Volontariato Lamberto Menozzi – il progetto, nel quale la Fondazione ha profondamente creduto, sta assumendo sempre più quella valenza distrettuale che ci attendevamo. L’opportunità di accogliere persone nella propria associazione di volontariato al fine di avere un ausilio nello svolgimento delle proprie attività da un lato e per diffondere una cultura del servizio e della solidarietà dall’altro, non è infatti riservata alle sole associazioni presenti all’interno della Casa del Volontariato, ma a tutte quelle che intendano aderire. Siamo certi che, quando sarà il momento di tracciare un ulteriore bilancio, i dati riveleranno il mantenimento di una in crescita costante. Crescita che, dal punto di vista di una sana rieducazione e di una diffusione della conoscenza delle attività svolte dal volontariato, lascia ben sperare”.