Sostenere con apposite risorse i percorsi formativi rivolti a lavoratori dipendenti, autonomi e imprenditori delle imprese artigiane e avviare attività sperimentali per una formalizzazione condivisa delle competenze: sono questi i due obiettivi-cardine su cui poggia l’accordo sottoscritto oggi a Bologna, durante il convegno ‘Il Futuro è saperne di più’, dall’assessore regionale alla Formazione professionale Patrizio Bianchi e dal presidente di Fondartigianato, il Fondo Paritetico Interprofessionale Nazionale per la formazione continua nelle imprese artigiane, Gabriele Morelli.
«Con questa intesa – spiega l’assessore Bianchi – andiamo a sostenere un settore produttivo particolarmente strategico per la nostra regione: l’artigianato. È anche grazie al settore manifatturiero, costituito da una moltitudine di piccole e medie aziende che, esportando in tutto il mondo, costituiscono uno dei polmoni produttivi regionali, che l’impatto negativo della crisi sul nostro territorio regionale è stato limitato».
L’accordo risponde ai bisogni di formazione dei dipendenti, dei titolari di impresa e anche di quelle forme di imprenditoria familiare di un settore produttivo che occupa più di 300.000 addetti tra dipendenti e indipendenti, circa il 15 per cento degli occupati sul territorio regionale. «Migliorare la capacità professionale di coloro che operano in ambito manifatturiero – osserva il presidente di Fondartigianato, Morelli – ha evidenti ricadute in termini non solo di qualità del lavoro, ma anche produttivi. Investire sulle risorse umane e quindi su coloro che sono l’ossatura e il motore delle nostre imprese può rappresentare un buon rimedio anti-crisi per la nostra economia».
«Abbiamo voluto indirizzarci anche verso quelle imprese artigiane che esportano il made in Italy – sottolinea Bianchi – e caratterizzano settori ad alta competitività quali la meccanica di produzione, la meccanica di installazione, la meccanica di servizi, l’enogastronomia, il tessile, l’orafo argentiero. Si tratta di aziende con una media 4 dipendenti per impresa all’interno delle quali i lavoratori apprendono e tramandano mestieri – talvolta antichi e ora altamente innovativi e tecnologizzati – e abilità in modo informale. Attraverso questo accordo andremo a sperimentare la formalizzazione dei processi di apprendimento sul lavoro in maniera tale da creare ulteriori ponti di collegamento tra sistemi educativi e il mondo del lavoro».