tagliodelnastro“Il cinquantenario del Policlinico di Modena? Abbiamo deciso di celebrarlo in modo poco convenzionale, partendo da un’importante inaugurazione che riguarda due strutture di grande rilievo per il nostro ospedale e non solo, che ben sintetizzano la doppia anima, assistenziale e di studio e ricerca, dell’ospedale. In altre parole abbiamo scelto di partire guardando in modo deciso al futuro, anche se le iniziative per ripercorrere il passato ovviamente non mancheranno, per restituire ai modenesi un luogo di cura ancora più moderno ed efficiente superando progressivamente le difficoltà determinate dal sisma.” Sono parole pronunciate dal Direttore Generale dell’Azienda Ospedaliero-Universitaria Policlinico di Modena, Kyriakoula Petropulacos in occasione dell’inaugurazione delle nuove aree ristrutturate che ospitano la Clinica delle malattie dell’apparato respiratorio e Medicina Interna II, strutture dirette rispettivamente dal professor Leonardo M. Fabbri e dal professor Antonello Pietrangelo.

Al taglio del nastro, avvenuto nella mattinata di oggi 5 luglio, erano presenti, tra gli altri Aldo Tomasi, Rettore Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia, Leonardo Fabbri, Direttore della Struttura Complessa di Malattie dell’Apparato Respiratorio, Antonello Pietrangelo, Direttore Struttura Complessa di Medicina Interna II, Palma Costi Presidente dell’assemblea legislativa della Regione Emilia – Romagna, Emilio Sabattini, Presidente Provincia di Modena, Francesca Maletti, Assessore alle Politiche sociali, sanitarie e abitative del Comune di Modena, oltre al direttore generale del Policlinico e ai direttori delle strutture complesse.

L’inaugurazione di oggi, dopo circa 18 mesi, restituisce ufficialmente alla collettività uno spazio completamente rinnovato, che integra la Struttura Complessa di Malattie dell’Apparato Respiratorio e quella di Medicina Interna II, due strutture all’avanguardia sia a livello nazionale che internazionale sul piano dell’assistenza, della ricerca e della didattica, in particolare nell’ambito del trattamento delle malattie croniche e di malattie rare come la fibrosi polmonare idiopatica e le malattie ereditarie del fegato.

L’intervento, realizzato impiegando 2.900.000 euro (2.755.000 provenienti dallo Stato, e 145.000 dalla Regione), ha consentito di recuperare circa 2.200 metri quadrati, ottenendo un incremento della superficie del 26%, rispetto alla situazione originaria. I nuovi spazi sono collocati al secondo piano della Palazzina della ex tisiologia, a fianco del Centro Oncologico Modenese ed ospitano complessivamente 53 posti letto, divisi in 15 camere di degenza standard a 3 posti letto, 2 camere singole di degenza isolata per pazienti potenzialmente infettivi e 2 stanze di degenza “sub-intensiva” con 6 posti letto; questi ultimi sono raccolti all’interno di un’area ad alto livello tecnologico, cui si accede attraverso locali cosiddetto filtro. Inoltre, tenuto conto del numero di posti letto occupati da pazienti affetti da patologia neoplastica all’apparato respiratorio, considerata la continuità fisica dell’edificio Pneumologia con il padiglione oncologico Pier Camillo Beccaria, mediamente 6 posti letto oncologici sono riservati al ricovero di pazienti affetti da tale patologia, prevedendo una gestione clinica integrata pneumologo-oncologo.

“Tra gli elementi di forte novità che caratterizzano l’operatività delle due strutture e che confermano che non si tratta di un intervento di mero ripristino quanto di un’evoluzione che porta a un sensibile miglioramento della capacità di risposta – sottolinea il prof. Leonardo M. Fabbri – spicca l’adozione di un modello assistenziale che facilita l’integrazione tra le unità operative, ponendo al centro delle cure il paziente e favorisce l’impiego ottimale delle risorse umane a disposizione e delle attrezzature, secondo criteri di flessibilità e fabbisogno assistenziale, in base cioè al modello organizzativo per intensità assistenziale. In questo senso il nuovo assetto consentirà una migliore assistenza ai pazienti affetti da malattie respiratorie croniche che si presentano invariabilmente con malattie croniche concomitanti, in particolare cardiovascolari, metaboliche e oncologiche.”

Grande soddisfazione è stata espressa anche dal professor Antonello Pietrangelo che ha sottolineato come il nuovo reparto di Medicina Interna II, un’ area internistica ad elevato standard assistenziale e confort, dia una concreta ed efficace risposta ad una reale esigenza dei numerosissimi pazienti affetti da multi patologie. Ha inoltre ricordato come l’area da lui diretta negli anni abbia tra l’altro progressivamente sviluppato competenze di alta specializzazione che hanno permesso di implementare una intensa attività di Day-Hospital ed ambulatoriale rivolta a pazienti con malattie del fegato o malattie rare, che ben si integra con le alte specializzazioni sviluppate nel reparto di Malattie dell’Apparato Respiratorio e nelle aree assistenziali contigue del Centro Oncologico Modenese.

Anche sul piano del comfort e del benessere psicologico si è fatto uno sforzo importante che è immediatamente percepibile sia dai pazienti che da parte dei familiari. I materiali scelti e il loro utilizzo, infatti, uniscono la necessità di ottenere un alto livello prestazionale con la percezione di un basso livello di medicalizzazione. Si è operato secondo un criterio di differenziazione, rispetto allo standard ospedaliero che, storicamente, vede l’utilizzo di una bassa varietà di materiali, andando verso colori e materiali eterogenei, introducendo l’effetto legno.

Come ricordato, l’inaugurazione rappresenta anche il primo momento ufficiale legato alla celebrazione del cinquantenario del Policlinico che iniziò l’attività nel luglio del 1963. Per l’occasione è stato presentato anche il logo elaborato, con il coordinamento di Antonella Battilani, da Lisa Sofia Freda e Chiara Lista, della classe 5N del corso di Comunicazione visiva dell’Istituto Superiore d’Arte A. Venturi di Modena, che accompagnerà le iniziative che svilupperanno nei prossimi mesi. Tra queste l’allestimento di una mostra fotografica che è stata presentata in anteprima in occasione del gala di beneficenza tenutosi sempre venerdì 5 luglio presso l’Accademia Militare.

Le attività

Il reparto di degenza dedicato alla cura delle Malattie Apparato Respiratorio ospita pazienti prevalentemente affetti da Insufficienza Respiratoria Acuta e/o Cronica dovuta a malattie polmonari (BPCO, fibrosi polmonare, ….) o extrapolmonari (es. sclerosi laterale amiotrofica), tumori del polmone o della pleura, polmoniti, tubercolosi, embolia polmonare. Collocato a fianco alla Medicina II, trova ottima integrazione con il personale di tale reparto per le malattie croniche e sistemiche che sempre più colpiscono in particolare la popolazione anziana.

L’Unità Operativa Complessa di Medicina Interna II ha come mission l’assistenza al paziente adulto affetto da condizioni morbose acute, multiorgano o sistemiche, o da riacutizzazione/scompenso di patologie croniche. Lo sviluppo negli anni di competenze anche di alta specializzazione ha permesso di implementare un’intensa attività di Day-Hospital e ambulatoriale rivolta a pazienti con malattie del fegato o malattie rare. L’unità è inoltre centro di riferimento regionale e nazionale per tre diverse patologie ereditarie: l’emocromatosi, la più frequente malattia eredometabolica dell’adulto, la talassemia e le anemie ereditarie, e le porfirie. Vi è inoltre, collegata all’attività assistenziale per le malattie rare, una importante attività di laboratorio per la diagnosi molecolare e, come Centro di Ricerca Telethon, per lo sviluppo di terapie genetiche e innovative per la cura di queste gravi patologie.