La nautica emiliano-romagnola guarda alla Cina e cerca di intercettare l’impetuosa crescita del mercato delle imbarcazioni del Paese che si stima raggiungerà i 10 miliardi di dollari entro il 2020. Per aiutare le imprese a trovare spazi e commesse è nato il progetto “Rafforzamento della filiera nautica emiliano-romagnola in Cina” realizzato dall’Azienda Speciale SIDI-Eurosportello della Camera di commercio di Ravenna, co-finanziato dal sistema camerale regionale, Unioncamere Emilia-Romagna e Regione.
I primi risultati dell’iniziativa sono confortanti. A Bologna, in Unioncamere, durante il convegno conclusivo della visita della delegazione di imprenditori e associazioni di categoria cinesi del settore, è stata confermata la firma di alcuni contratti per la vendita di imbarcazioni, accessori e sistemi di automazione da parte di aziende regionali incontrate in questi giorni.
La nautica è un prodotto di nicchia, ma le imprese emiliano-romagnole hanno sensibili punti di forza e possono trovare spazio in mercato effervescente come quello cinese. In Cina si contano 360 aziende, di cui 180 di grandi dimensioni, nel settore e due fiere di notevole impatto come il China Shangai International Boat Show, per accessoristica e l’Hainan Rendez Vouz per la commercializzazione di yacht e imbarcazioni. Nel “Paese del Dragone” la nautica sta vivendo un trend positivo grazie alla politica del Governo volta ad incoraggiare lo sviluppo dell’industria di settore anche a fini di promozione turistica, a riorganizzare la normativa sulla navigazione di mari e acque interne e infine a costruire nuove marine ed aprire yacht club riqualificando aree per un turismo d’élite, favorito da maggiore potere di acquisto e disponibilità di tempo libero di una fascia crescente di popolazione.
Ci sono quindi possibilità di partnership lungo tutta la filiera per i prodotti di qualità e di raffinata progettazione e design come quelli italiani.
“Questo è un esempio di un progetto integrato di collaborazione tra le istituzioni per accompagnare le aziende sui mercati emergenti – ha sostenuto Ugo Girardi, segretario generale di Unioncamere Emilia-Romagna – Ci sono possibilità di sviluppo legate anche a forme di aggregazione e di rete che possono essere la formula giusta per realtà di piccola-media dimensione come quelle italiane”.
La visita della delegazione cinese è stata l’ultima fase del progetto che in un anno ha coinvolto più di 20 aziende regionali della nautica. “Le attività realizzate sono state diverse – ha aggiunto Giovanni Casadei Monti, direttore dell’Eurosportello – secondo un preciso percorso temporale utile a favorire concrete opportunità di business. All’analisi del mercato nautico cinese attraverso seminari di presentazione e incontri personalizzati sono seguiti un’azione esplorativa di scouting, ed una missione imprenditoriale in Cina al fine di acquisire e capire le richieste e necessità degli operatori asiatici. La delegazione qualificata presente in questi giorni ha dimostrato molto interesse a conoscere le diverse specializzazioni produttive. Abbiamo contribuito a tracciare una strada che potrà essere ancora seguita”.
Il lavoro dell’Eurosportello per aprire spazi di mercato alla nautica regionale in varie aree del mondo, dal Mediterraneo al Canada alla Cina, proseguirà ora verso l’India, grazie all’Accordo di Programma Unioncamere-Ice.