Quando nel novembre 2010 fu nominato l’attuale C.d.A. della Fondazione con la conferma alla presidenza il prof. Landi, uomo di Piazza Grande, ci permettemmo di caratterizzare i componenti sul piano “ partitico “ ( 2 ex Margherita, 2 ex PDS, 1 UDC ).

Vecchio vizio elevato a sistema come sta dimostrando l’occupazione sul Governo Letta/ Alfano. Dicemmo all’epoca : poca attenzione all’economia reale provinciale.

L’altro giorno il Presidente Landi ha proposto la variazione dello Statuto per evitare che la Fondazione continui ad essere la  “porta girevole” per la definitiva sistemazione per ex amministratori pubblici.

Un fuoco a palle incatenate, contro Palazzo Montecuccoli , da Piazza Grande e da Montecitorio, per ora Viale Martiri è silente, forse ha le polveri bagnate.

Le teorie di Piazza Grande e del Deputato Baruffi non ci convincono , sono arrivati lunghi, basterebbe dare un occhiata a come sono stati sempre “ proni “ alla politica della Fondazione, non sempre in sintonia dei reali bisogni del territorio di competenza.

Senza occhi e senza orecchie sulla criticata operazione del 2010, sulla vendita di azioni Unicredit, che produsse polemiche a catena tra il tessuto economico e finanziario modenese.

Che dire del disinvestimento del Comune, nel 2010, con vendita alla Fondazione di azioni Hera ( vendita per € 6.666.371 perfezionata il 5 aprile 2011 ) con una “ stecca “ (minusvalenza) ) a carico dei cittadini modenesi di circa 1, 5 mln di euro.

Cose dette dai socialisti modenesi ma trattate con sufficienza dai nostri interlocutori politici.

Solo per ricordo abbiamo anche detto e motivato che i patrimoni delle Fondazioni di origine bancaria, valutato oltre 50 mld di euro, vanno ridati ai veri proprietari…….i cittadini e per essi al Tesoro ed in stretta operatività con gli Enti locali.

(Coordinamento Provinciale PSI)