Dopo una burrascosa fine di anno scolastico, dopo aver sostenuto gli esami di terza medie e di maturità solo oralmente, in cortili all’aperto o in altri edifici rimasti miracolosamente indenni, per gli studenti emiliani delle zone colpite dal sisma è giunto il momento di voltare pagina. Molti di loro, circa 8 mila, inizieranno il nuovo anno in strutture prefabbricate, dal momento che oltre 200 sono gli edifici scolastici danneggiati o gravemente compromessi a causa dei ripetuti eventi sismici degli scorsi mesi.
Per questa ragione Legambiente ha deciso di adottare la scuola media Giovanni Pascoli di San Felice sul Panaro (Mo) firmando un accordo di presa d’impegno con il Comune emiliano per la ricostruzione “green” dell’edificio scolastico.
La lettera d’intenti è stata sottoscritta questa mattina a Modena da Lorenzo Frattini, Presidente di Legambiente Emilia-Romagna, e dal Sindaco di San Felice, Alberto Silvestri. Attraverso questo atto formale l’associazione ambientalista lavorerà per raccogliere fondi attraverso campagne e iniziative organizzate dai propri circoli, e per coinvolgere aziende del mondo della green economy per introdurre migliorie ambientali ed energetiche al nuovo edificio scolastico, una volta ristrutturato dal punto di vista strutturale.
L’impegno dell’associazione non si fermerà alla ristrutturazione, ma andrà ad arricchire anche il piano didattico attraverso attività extrascolastiche che formeranno i ragazzi all’educazione ambientale.
Sono già tre le aziende dell’Emilia-Romagna ad aver risposto all’appello di Legambiente, rendendosi disponibili a contribuire al raggiungimento dell’ambizioso obiettivo: la ditta Marano Solar del Riminese installerà un impianto fotovoltaico sul tetto della scuola; la romagnola Petroltecnica fornirà invece strumentazioni e materiali da usare nelle aule didattiche; la reggiana GranitiFiandre effettuerà interventi di natura edile per ripristinare e migliorare la struttura della scuola media.
“In questo momento delicato per la nostra regione – afferma Lorenzo Frattini – siamo fermamente convinti che la ricostruzione delle zone colpite dal sisma del 20 e 29 maggio possa divenire un’importante opportunità di rinascita verde per l’Emilia-Romagna a partire dagli edifici pubblici e scolastici, centri nevralgici della vita sociale di ogni comunità”.
“I nostri volontari si sono attivati immediatamente dopo le scosse nella fase di prima emergenza”, afferma Alessandra Filippi, Presidente del Circolo A.Vassallo di Modena. “Abbiamo poi proseguito organizzando serate informative sull’evento sismico e raccolte fondi insieme ai Comitati Genitori del Terzo Circolo Didattico di Modena. Ulteriori raccolte fondi proseguono attraverso la vendita di prodotti tipici delle zone terremotate presso feste e sagre di paese. Invitiamo infine ad acquistare ai mercati contadini che organizziamo assieme a Coldiretti per sostenere le aziende danneggiate presenti”.