“L’Unione europea dovrebbe anticipare a luglio 2012 l’acconto del 50% dei pagamenti Pac spettanti alle aziende agricole dei territori colpiti dal sisma”. E’ questo uno dei numerosi provvedimenti anticipati ieri (28 giugno) dall’assessore all’Agricoltura della regione Emilia Romagna, Tiberio Rabboni.
Rabboni, che ha partecipato ad una riunione con agricoltori, dirigenti e tecnici della Cia modenese che hanno richiesto regole certe da parte delle istituzioni per intraprendere il percorso di ricostruzione delle imprese colpite dal sisma.
La Confederazione ha infatti ribadito all’assessore regionale che serve un coordinamento tra i Comuni terremotati per assicurare identici strumenti urbanistici e dare così un supporto alle aziende agricole alle prese con la gestione quotidiana dell’impresa, che deve essere attenta agli adempimenti burocratici per non rischiare di rimanere esclusa dalle provvidenze ed agevolazioni previste”.
“Pur comprendendo le difficoltà delle Amministrazioni comunali dovute all’emergenza – ha detto il direttore della Cia Gianni Razzano a Rabboni – occorre i tenere una linea uguale in tutti i comuni ed evitare dispersioni dovute alla burocrazia, intesa come domande, certificazioni o altri adempimenti previsti per gli agricoltori terremotati”.
La Confederazione modenese ha sottolineiamo inoltre la necessità degli imprenditori agricoli di restare fisicamente nei pressi delle abitazioni danneggiate per garantire la piena operatività aziendale, specialmente in presenza da animali da reddito.
L’assessore regionale ha inoltre riferito che verranno assicurato il supporto della regione alle aziende colpite e che verranno attuati, tra le alte misure, differimenti e proroghe per le imprese agricole relativamente a versamenti tributari, fiscali e contributivi; rate mutui, di credito agrario e consorzi di garanzia, nonchè adempimenti amministrativi specifici delle aziende agricole e agroindustriali.
“Prevediamo inoltre – ha assicurato – Rabboni – contributi economici a supporto della delocalizzazione temporanea delle attività danneggiate al fine di garantirne la continuità produttiva”.
“Gli agricoltori non possono abbandonare le loro aziende – ha sottolineato il presidente della Cia, Cristiano Fini – per tale motivo – servono gli strumenti finanziari e normativi. Vogliamo fare squadra, collaborare con la Regione per affrontare la ricostruzione. In quest’ottica vanno trovate linee urbanistiche adeguate ad una ricostruzione intelligente e indennizzi equi ed adeguati alla eccezionalità del tragico evento”.