“La situazione che state vivendo ha messo in luce un aspetto che vorrei fosse ben presente nel vostro cuore: non siete e non sarete soli”. E’ quanto ha sottolineato Papa Benedetto XVI, nel corso del suo incontro con le popolazioni colpite dal terremoto oggi a Rovereto di Novi, dove durante il sisma ha perso la vita il parroco don Ivan Martini nel tentativo di salvare la statua della Madonna della sua chiesa. Sulla roccia dell’amore di Dio ”solidale con noi fino all’estrema umiliazione si può ricostruire” – ha aggiunto il Papa. ”Su questa roccia – ha detto Ratzinger – con questa ferma speranza, si può costruire, si può ricostruire”.
”La sua visita ci conforta”, ha detto nel suo saluto a Benedetto XVI il presidente della Regione Emilia-Romagna, e commissario straordinario per l’emergenza terremoto, Vasco Errani. Parole che hanno fatto scattare tra gli sfollati un nuovo applauso verso il Pontefice.
”In questi giorni difficili, Santo Padre, la sua preghiera, la sua solidarietà e la sua visita di oggi ci confortano e ci dicono che possiamo e dobbiamo vincere questa sfida” quella della ricostruzione dopo il terremoto. Una sfida da vincere ”non solamente per noi ma anche, come ci ha indicato il presidente Giorgio Napolitano, per dimostrare a tutti che l’Italia ce la puoò fare”.
E poi, ha proseguito Errani, ”non solamente per rendere doveroso onore alle vittime, al loro sacrificio, al gesto così umano e cosiì altamente simbolico di don Ivan, ma anche per dare un significato e un orizzonte di tanti colori diversi ai nostri figli”.
In Emilia c’è una comunità che ”non cede alla disperazione e al lutto”, ha detto Errani, aggiungendo che in vista del rilancio bisogna ”sconfiggere subito possibili infiltrazioni illegali o criminali”.