È ormai da giorni che il sindacato FP/Cgil di Modena chiede ufficialmente, a nome dei lavoratori che rappresentata, un incontro al presidente del Tribunale dottor Vittorio Zanichelli, sulla critica situazione della sicurezza dei locali degli uffici giudiziari modenesi. Richiesta che sino ad oggi è rimasta purtroppo inascoltata!

Due allarmi bomba nella sola giornata di oggi (stamattina e di nuovo poco fa intorno alle ore 15), aggravano la situazione di stress a cui sono sottoposti i lavoratori.

Il terremoto è solo una delle cause di questa situazione di tensione. La cancelleria penale, ad esempio, si può difficilmente definire un ufficio pubblico visto che le postazioni dei lavoratori sono completamente invase da centinaia di fascicoli appoggiati dappertutto compreso il pavimento, situazione che rende difficile qualsiasi evacuazione in caso di emergenza, sia per incendi, ma anche per i falsi allarme-bomba come quelli di oggi. In questo ufficio non esistono vie di esodo e le uniche uscite non rispecchiano le norme si sicurezza.

Sarebbe interessante conoscere i pareri che potrebbero esprimere gli ispettori dell’Ausl in caso di accertamenti, così come sarebbe oltremodo interessante conoscere il parere dei Vigili del Fuoco in merito al carico di incendio di uffici come l’Unep o la cancelleria penale dove è presente uno spropositato numero di fascicoli.

La situazione di Palazzo di Giustizia non è meno critica visto che i corridoi sono occupati da armadietti in ferro stracolmi di faldoni.

Infine, gli accessi agli uffici sono presentano le caratteristiche di sicurezza di un luogo dello Stato dove si svolgono processi anche alla criminalità organizzata.

L’accatastamento dei faldoni è tale che diventa difficile assicurare anche la pulizia dei locali. La scelta di individuare locali diversi è ormai improcrastinabile, considerato che ogni spazio utile è stato utilizzato per ricavare uffici. Infatti per raggiungerne alcuni occorre percorrere corridoi tortuosi che rendono i locali simili a un labirinto.

La FP/Cgil più volte ha denunciato questo stato di cose nella totale assenza di attenzione di coloro che hanno coperto il massimo incarico nella gestione del Tribunale.

Oggi ci aspettiamo che il presidente del Tribunale possa attivare ogni utile canale per mettere fine a questa situazione che non è più sostenibile per i lavoratori.