Linee guida nazionali per le cacce in deroga, compresa quella allo storno; il recepimento della direttiva “uccelli” dell’Unione europea per chiudere la procedura d’infrazione aperta nei confronti dell’Italia; l’accelerazione della revisione delle specie protette nel nostro paese. Ma, anche, stesse regole venatorie nelle aree alpine e appenniniche per la caccia agli ungulati e il coordinamento su base nazionale dei calendari venatori regionali. Sono le richieste che gli assessori regionali all’agricoltura, su sollecitazione dell’Emilia-Romagna, hanno avanzato ieri a Roma al ministro Mario Catania in occasione di un incontro sui numerosi problemi aperti nella gestione faunistica venatoria e in particolare sui danni all’agricoltura da parte di specie protette come gli storni. “Abbiamo illustrato al ministro una situazione paradossale e non più giustificabile – spiega l’assessore emiliano-romagnolo Tiberio Rabboni – da un lato gli agricoltori ci chiedono pressantemente di tutelare le loro produzioni dai danni provocati dagli storni e più in generale da una fauna selvatica che in alcune realtà territoriali risulta particolarmente e pericolosamente numerosa; dall’altro le nostre possibilità di intervento sono costantemente contrastate e neutralizzate da una normativa nazionale incompleta e contraddittoria che lascia spazio alle interpretazioni soggettive, ai ricorsi amministrativi, alle infrazioni europee e al conflitto permanente. Per questo abbiamo sollecitato il Governo su una serie di provvedimenti attesi da tempo”.
“Dal ministro Mario Catania – continua Rabboni – è arrivato un impegno importante a predisporre per le prossime settimane una proposta legislativa su una parte rilevante degli argomenti denunciati e ad avviare su di essa il necessario confronto con le Regioni e con i diversi portatori di interesse. Diamo atto al ministro di senso di responsabilità e di disponibilità ed attendiamo fiduciosi i testi anche se, non certo per responsabilità dell’attuale ministro l’attesa dura ormai da molti anni”.
Nel frattempo, secondo Rabboni, bisogna mettere in atto tutte le iniziative che a normativa invariata possono contribuire a ridurre i danni agricoli. “Invitiamo pertanto le Province ad adottare da subito adeguati e mirati piani di controllo degli storni a difesa della frutta estiva – ha sottolineato – contemporaneamente ci attiveremo per una delibera regionale sulla caccia allo storno, in deroga ai divieti europei, analoga a quella dello scorso anno che, diversamente da quanto avvenuto in altre Regioni italiane, non è stata nè impugnata, nè ritirata”.