Riguardo al “Plico telematico” e all’introduzione dei primi processi di digitalizzazione del sistema scolastico, ha espresso con soddisfazione il proprio parere la parlamentare Pd Manuela Ghizzoni, presidente della Commissione cultura della Camera. Di seguito, la sua dichiarazione:

«Un esame di maturità nuovo, per forme e contenuti, rivolto a studenti nativi digitali. Per la prima volta gli studenti italiani hanno affrontato temi di maturità immersi nell’attualità e consoni al percorso formativo dei maturandi. La scelta di proporre argomenti che pongono i giovani come soggetto politico e sociale dimostra che la scuola sta interpretando la fase conclusiva di un ciclo di formazione, quale è l’esame di Stato, come una finestra sul mondo», ha commentato la presidente della Commissione cultura della Camera. Aggiungendo: «anche la forma è cambiata: l’invio delle tracce delle prove scritte non poteva più avvenire con un sistema anacronistico, che aveva come conseguenza principale un inutile dispendio di energie, anche delle forze dell’ordine, e denaro. Con il “Plico telematico” è stato compiuto un primo passo verso il processo di digitalizzazione a cui l’Italia non può sottrarsi, in particolare nei luoghi di formazione. Oggi – ha concluso Ghizzoni – si è aperta una nuova fase verso l’innovazione della scuola italiana, più vicina agli studenti e al mondo reale»