Nelle tre regioni colpite dalle scosse di terremoto sono ad oggi 14.071 le persone assistite grazie all’impegno del Servizio nazionale della Protezione civile, suddivise tra Emilia- Romagna, Lombardia e Veneto in 37 campi di accoglienza, strutture al coperto (scuole, palestre e caserme) e negli alberghi che hanno offerto la loro disponibilità grazie alla convenzione siglata con Federalberghi e Assohotel. Lo comunica il Dipartimento nazionale di Protezione civile, precisando che in Emilia-Romagna i cittadini assistiti sono 13.525.
Nello specifico, 9.652 sono ospitati nei 33 campi tende (379 al Parco dei salici di Reggiolo e 52 in via Pertini a Rolo), 1.187 nelle strutture al coperto e 2.686 in albergo. Altre 531 personesono assistite nel Mantovano e 15 nell’unica struttura al coperto allestita in provincia di Rovigo.
Sono invece oltre cinquemila gli uomini e le donne facenti parte dal Sistema nazionale di Protezione civile in campo, tra volontari delle colonne mobili di Regioni e organizzazioni nazionali, operatori ed esperti, vigili del fuoco, personale delle forze armate e dell’ordine, e delle altre strutture operative, a cui si aggiunge tutto il personale delle strutture territoriali di Protezione civile.
Complessivamente, nella nostra provincia, a ieri risultavano richiesti 6.217 sopralluoghi, 5.171 dei quali effettuati (1.221 a Reggiolo, 670 a Rolo, 540 a Luzzara, 517 a Correggio e 502 a Fabbrico per quanto riguarda i comuni più colpiti).
Sale invece a 11.333 il numero delle strutture controllate in tutta la regione con sopralluoghi di valutazione dell’agibilità post-sismica su edifici pubblici e privati che hanno riportato danni e su cui quindi occorre fare una valutazione di agibilità mirata con la scheda Aedes (Agibilità e danno nell’emergenza sismica, ossia uno strumento omogeneo per il rilievo del danno). Di queste, 3.977 sono state classificate agibili, 1.924 temporaneamente inagibili, ma agibili con provvedimenti di pronto intervento, 606 parzialmente inagibili, 128 temporaneamente inagibili da rivedere con approfondimenti, 4.023 inagibili e 675 inagibili per rischio esterno, ossia a causa di elementi esterni pericolanti il cui crollo potrebbe interessare l’edificio. Nel Reggiano le verifiche con scheda Aedes sono state 797: 262 gli edifici risultati agibili, 278 quelli inagibili, 174 quelli temporaneamente inagibili, ma agibili con provvedimenti di pronto intervento. Altre 73 strutture sono risultate parzialmente inagibili, 10 quelle temporaneamente inagibili da rivedere con approfondimenti.
Parallelamente, proseguono le verifiche speditive condotte da tecnici dei vigili del fuoco su un numero più ampio di edifici nell’area interessata dal sisma, che sono oltre 41mila.