«Sappiamo tutti che la mafia è un fenomeno difficile da aggredire e per questo non ci possiamo permettere di cedere terreno, nemmeno per qualche mese. La sede operativa regionale della Dia è fondamentale per dare un segnale chiaro di contrasto alla criminalità e va messa nella condizione di operare in tempi stretti». Così intervengono i consiglieri regionali del PD Luciano Vecchi e Palma Costi, appresa la notizia di un rinvio dell’apertura della sede operativa a Bologna, prevista inizialmente per il 15 aprile.
«La criminalità organizzata, sulla base dei dati raccolti in questi ultimi mesi, rischia di diffondersi sul territorio regionale e la sua influenza è forte. Non intendiamo lanciare un allarme per generare paura, ma affermare ancora una volta che, accanto ad un lavoro culturale di promozione della legalità, occorre fare una dura battaglia investigativa di contrasto. In modo che la l’Emilia-Romagna, al contrario di quanto è successo altrove ad esempio il Lombardia, possa combattere con tempestività ed efficacia il radicamento della criminalità organizzata».
«Ricordiamo che qui in Emilia-Romagna abbiamo portato avanti la richiesta di una sede operativa regionale della Dia e promosso due leggi che danno concreti strumenti di contrasto alla criminalità. Una per promuovere la semplificazione nel settore delle costruzioni, sia a committenza pubblica che privata. L’altra per la prevenzione delle infiltrazioni mafiose che ha consentito di finanziare oltre 60 progetti coinvolgendo scuole, Associazioni, Comuni, Province, Università, Polizie locali, Arma dei Carabinieri, Associazione nazionale magistrati», concludono Vecchi e Costi.