«I decreti attuati sulle fonti rinnovabili presentati dal Governo rappresentano un passo indietro nella promozione dell’efficienza energetica e della green economy. Stiamo verificando anche le eventuali ripercussioni negative sugli investimenti programmati dalla Provincia per il fotovoltaico nelle scuole». E’ il giudizio di Stefano Vaccari, assessore all’Ambiente della Provincia di Modena, sulla recente presentazione da parte del Governo dei decreti attuativi del decreto legislativo 28 del 2011 che recepisce la direttiva europea sulla promozione dell’energia da fonti rinnovabili.
«I decreti – aggiunge Vaccari – riducono le risorse destinate agli incentivi sul fotovoltaico, introducono incertezze sui pagamenti alle imprese e aumentano ulteriormente il carico burocratico in un settore che invece avrebbe bisogno di una maggiore semplificazione».
Per Vaccari «se non verranno modificati, come chiedono peraltro le associazioni di categoria, non si potrà più parlare per il nostro paese di una prospettiva all’insegna della green economy a tutto vantaggio invece di una concezione ormai superata dello sviluppo economico che non tiene conto delle nuovo sfide imposte dalla crisi. Non si rispetta, inoltre, quanto indicato dall’Unione europea con la strategia denominata del 20-20-20 cioè una riduzione del 20 per cento dei gas serra, una maggiore efficienza energetica del 20 per cento e l’aumento delle fonti rinnovabili del 20 per cento entro il 2020, come peraltro già recepito nel modenese con il Piano energetico provinciale del 2011 e il Patto dei sindaci impegnati su questi obiettivi».
Inoltre – conclude Vaccari – il Governo si contraddice sul tema delle rinnovabili in quanto da un lato un recente decreto definisce gli obiettivi regionali in materia di produzione di energia da fonti rinnovabili, attribuendo le quote ad ogni regione da raggiungere al 2020, mentre dall’altro taglia drasticamente il sostegno a tutte le fonti rinnovabili.