Due sono gli elementi odiosi di questa situazione: il primo è la colpevolizzazione di un’intera categoria economica, ovvero il commercio. Considerare evasori coloro che rischiano in proprio solo perché imprenditori è una categorizzazione che non fa onore a chi governa questa città. Ha ragione la CNA a denunciare questa ingiustizia.
Il secondo elemento che lascia interdetti è che se ci sono stati abusi o interpretazioni delle leggi sbagliate da parte dei commercianti, per quello che riguarda la pubblicità, è alquanto strano che il Comune se ne renda conto solo ora. Un vero e proprio modo per far cassa, in un gioco a guardie e ladri che mina la coesione sociale di una città e la fiducia in chi governa. Nessuna giustificazione per chi non ha rispettato una regola, ma quando di colpo si sostituisce il “lassez faire” con il rigore assoluto, la sensazione di essere semplicemente spremuti per riempire le casse è forte, e la solidarietà che dovrebbe animare tutti noi cittadini verso il fine comune di fare la nostra parte per il risanamento, è minata nelle sue basi.
(Avv. Luca Ghelfi, Consigliere Provinciale PDL)