(Adnkronos/Ign) – “Le manovra inducono alla recessione”. Ne è convinto Silvio Berlusconi che, a margine del processo sul caso Mills, definisce la manovra “un cane che si morde la coda”. L’ex premier sembra poi poco ottimista su un futuro rilancio del Paese. “Su questo vedremo. Per quanto ci riguarda -aggiunge- dico che con il mio governo siamo riusciti a tenere i conti in ordine senza imporre nuove tasse, soltanto con il taglio delle spese.
Qui si è cambiata strada, si sono tagliate poche spese e si è proceduto nell’imposizione di nuove tasse e nell’incremento della pressione fiscale”. E “può darsi che si debba arrivare ad una nuova manovra”, ipotizza Berlusconi. Il problema però, spiega, “non è italiano ma europeo. Se non riusciremo ad avere una banca centrale che possa dare garanzie per i debiti sovrani, non credo che si riusciranno a risolvere i problemi dettati da questa crisi”. Riferendosi al nuovo governo, l’ex premier inoltre dice: ”C’è un governo. Tanti auguri. Facciamolo lavorare. Io non ho mai parlato di staccare la spina e davvero non credo che ci sia nessuno che responsabilmente possa fare una previsione”.
A chi gli domanda se l’incontro più volte annunciato con Umberto Bossi sia mai avvenuto, risponde: “Ci sono ragioni obiettive che mi impongono il silenzio”. E aggiunge: “Ma chi ve l’ha detto che non c’è stato? Su queste cose devo fare il politico”. Quindi Berlusconi ripete: “E’ opportuno il silenzio”. In generale comunque con Bossi, dice il leader del Pdl “siamo normalmente in contatto perché abbiamo ottimi rapporti sul piano personale”. Quanto all’ipotesi di un nuovo gruppo autonomo creato da Giulio Tremonti, non mostra alcuna preoccupazione. Ai cronisti che lo interrogano sull’argomento replica con un secco “tanti auguri”.Il Cavaliere parla anche delle frequenze tv.
”Non credo che ci sia nessuno particolarmente interessato a fare investimenti per ottenere una frequenza”, sottolinea. Quanto all’ipotesi di lanciare un’asta ”auguro di fare cassa -afferma l’ex premier- anche se, con il diffondersi delle frequenze, queste non hanno più valore in quanto i costi per il contenuto delle frequenze supererano grandemente i ritorni che si possono avere”. Berlusconi precisa di parlare ”da osservatore esterno: io ne sono fuori, non ne ho parlato con nessuno di Mediaset. Ma Sky ha detto di non essere interessata. Credo che neanche la Rai e Mediaset lo siano. A questo punto credo -precisa- che non ci sia nessuno che possa portare fondi importanti. La frequenza oggi è un bene che non ha meritato e tra l’altro in tutta Europa è così”.