Qualche segno nella direzione di aiutare le famiglie verso l’affitto c’è nel piano comunale. Ma dai primi accenni la logica dominante è ancora quella del PEEP. Che sono stati una risorsa importante in passato, ma oggi superati dagli eventi nei quali la priorità non è l’acquisto di casa, non bastano per permettere a tutti di avere un luogo in cui vivere. Per questo sarebbe necessario, anche come stimolo all’economia locale dei piccoli artigiani, studiare seriamente un piano per aiutare chi vuole agire in modo sensato sulle volumetrie della propria casa. Una soluzione aggiuntiva che potrebbe aiutare a dare una casa ai propri figli, o creare un reddito aggiuntivo alle famiglie, fornendo case a prezzi contenuti. Insomma, è necessario, pur nel rispetto delle regole, avere una flessibilità maggiore sui mezzi per raggiungere l’obiettivo. E poi un piano casa che si rispetti non può dimenticare un elemento: i Peep devono essere collocati con buon senso, dove sia legittimo costruire, attendendo le verifiche tecniche necessarie, e senza dimenticare che se costruire ad esempio sulle falde richiede particolari attenzioni, e un aumento dei costi, il prezzo degli affitti e della vendita potrebbe non essere più conveniente.
Avv. Luca Ghelfi Consigliere provinciale – PDL