E’ una manovra da 1 milione 200 mila euro la terza ed ultima variazione del bilancio di previsione 2011 approvata nella seduta di lunedì 28 novembre dal Consiglio comunale di Modena, assieme alle variazioni al bilancio pluriennale e alle variazioni del Programma triennale 2011/2013 dei Lavori pubblici. La delibera illustrata dal vicesindaco e assessore al Bilancio Alvaro Colombo è passata con i voti favorevoli della maggioranza (Pd e Sinistra per Modena) e l’astensione dell’Udc, mentre si sono espressi contro Pdl, Lega moderna, Modenacinquestelle.it e Idv.
Il vicesindaco ha definito “il 2011 un anno particolarmente complesso per le finanze del Comune; per la prima volta in un decennio si è assistito a una contrazione della spesa e, per quanto riguarda la spesa corrente, l’assestato è inferiore di oltre 2 milioni 100 mila euro al corrispettivo del 2010”.
Per quanto riguarda l’attuale manovra, il vicesindaco ha parlato di una parte “fisiologica” e una destinata al riequilibrio di bilancio per un valore superiore a 1 milione 200 mila euro. In particolare, 600 mila euro di minori entrate da concessioni edilizie, destinate alla spesa corrente, e 630 mila euro di minori entrate da sanzioni al codice della strada vengono compensate in buona parte con risparmi di spesa sul personale, pari a complessivi 676 mila euro ripartiti su diversi settori, soprattutto Istruzione e Politiche sociali. Altre risorse provengono da maggiori entrate messe a disposizione dal settore Personale per 156 mila euro, da riduzioni di spesa dell’assessorato alle Politiche sociali per 195 mila euro e da un risparmio di 161 mila euro sui buoni pasto dei dipendenti, conseguenza del nuovo orario di lavoro.
“Si sta mettendo in atto – ha detto Colombo – quella operazione di ristrutturazione e riorganizzazione della spesa indispensabile a garantire la tenuta delle politiche complessive del Comune anche per il futuro, perché sono convinto che le difficoltà finanziarie sono destinate a crescere l’anno prossimo e l’operazione di riorganizzazione della spesa è destinata ad accentuarsi nella costruzione del prossimo bilancio di previsione”.
L’assessore Colombo ha spiegato che il 2011 è stato un anno di grande criticità sul piano delle entrate per la forte contrazione delle concessioni edilizie. “La crisi di risorse ha ricadute pesantissime sul piano investimenti – ha aggiunto – dove si somma alle pesanti condizioni peggiorative imposte dal Patto di stabilità e diventa crisi di prospettive. Abbiamo affrontato la diminuzione delle entrate con manovre correttive portate avanti in modo estremamente trasparente: da un lato, con maggiori entrate non vincolate, dall’altro attraverso misure di contrazione della spesa, senza devastare i servizi primari per i cittadini, ma ricorrendo a un mix di azioni: dalle innovazioni gestionali al contenimento della qualità di alcuni servizi. Questo il senso delle variazioni che hanno portato al riequilibrio complessivo di minori entrate da concessioni edilizie per 3 milioni e da sanzioni per un milione”.
Per il futuro, l’assessore al Bilancio ha insistito sulla necessità di accentuare l’impegno nell’individuazione delle priorità delle politiche del Comune e di una forte sobrietà delle risposte con ripercussioni su tutti i settori della macchina comunale. “Qui si gioca – ha continuato – la nostra capacità politica di governare in un contesto difficile di entità finora sconosciuta: cioè, come governare contenendo la spesa e garantire al contempo i servizi primari. Con le forze che hanno condiviso con noi una tenace e coerente opposizione al governo Berlusconi credo che, come Giunta e come maggioranza, sia necessario aprire un confronto franco nel merito e sulle prospettive di tenuta del sistema di welfare”.
Infine, ritornando all’assestato 2011, Colombo ha invitato a leggere il rapporto tra l’incremento di 5 milioni delle entrate, per lo più vincolate, e l’aumento della spesa di soli 3 milioni come il risultato dell’attività di efficientamento messa in campo dall’Amministrazione salvaguardando i servizi fondamentali e puntando all’essenzialità delle prestazioni, senza lasciare scoperti i cittadini, soprattutto i più deboli. “E’ la linea – ha concluso – sulla quale sarà necessario continuare a muoversi anche in modo più incisivo, nella costruzione del futuro bilancio comunale, coniugando rimodulazione della spesa, innovazione gestionale, sobrietà negli interventi, riorganizzazione della macchina comunale, per salvaguardare il nucleo centrale delle nostre politiche di welfare”.