Con 24 voti favorevoli (Pd, Fds, Idv, Udc, Fli, Pagnetti-Misto) e 7 contrari (PdL, Lega, Rambaldi-Misto), il Consiglio provinciale ha approvato nella seduta di ieri un ordine del giorno presentato da Pd, Fds, Idv e Pagnetti-Misto che chiede al Governo di mantenere la sede distaccata di Imola del Tribunale di Bologna e gli uffici del Giudice di Pace nei comuni di Budrio, San Giovanni in Persiceto, Vergato e Imola.
Partendo dalla premessa che la Costituzione (art. 24) stabilisce che la giustizia rappresenta un diritto fondamentale di tutte le persone che può essere applicato pienamente solo attraverso il buon funzionamento del sistema giudiziario, il documento prende in esame la “riorganizzazione della distribuzione sul territorio degli uffici giudiziari” prevista dall’emendamento del Governo alla manovra finanziaria presentato dall’ex Guardasigilli Nitto Palma.
Con l’obiettivo di realizzare risparmi di spesa ed incremento di efficienza, l’emendamento annuncia la necessità di “sopprimere le sezioni distaccate dei tribunali, anche mediante accorpamento ai tribunali limitrofi; ridurre gli uffici del Giudice di Pace dislocati in sede diversa da quella circondariale”, e prevede quindi la soppressione delle sedi distaccate del Tribunale di Bologna dislocate a Porretta Terme e Imola.
Evidenziando come “un taglio verticale ed indiscriminato non è sinonimo di efficienza ed anzi determina normalmente un aumento della spesa ed una diminuzione dell’efficienza”, l’ordine del giorno approvato prende in esame l’attività degli uffici giudiziari provinciali, tenendo conto della soppressione della sede distaccata di Porretta Terme del Tribunale di Bologna (già discussa dal Consiglio provinciale in un odg del 4 novembre).
In particolare, viene rilevata la funzione strategica della sede distaccata di Imola – per il bacino di utenza di oltre 130.000 abitanti; per gli insediamenti produttivi, che a causa della crisi economica vedono un incremento del contenzioso; per il carico di lavoro che con oltre 1800 cause arretrate e oltre 900 nuove pratiche ogni anno supera molti tribunali provinciali – e viene sottolineato come “l’accorpamento con il Tribunale di Bologna della sede distaccata imolese aggraverebbe ulteriormente la situazione già al collasso del Tribunale di Bologna e allungherebbe la durata dei processi con evidente danno, anche economico, nei confronti dei cittadini”.
Pertanto, il documento chiede al Governo “di mantenere la sede distaccata di Imola del Tribunale di Bologna” e, allo stesso modo, per l’ ingente carico di lavoro dei Giudici di Pace “quantificabile in circa 1500 pratiche l’anno”, richiede al Governo di mantenere gli uffici del Giudice di Pace nei comuni di Budrio, San Giovanni in Persiceto, Vergato e Imola.