Il comune di Reggio Emilia stringe un “patto” di alleanza “per un futuro con più agricoltura”, firmando la “Carta di Matera”, il manifesto programmatico delineato dalla Cia (Confederazione Italiana Agricoltori) con l’obiettivo di costruire una nuova politica agraria nazionale partendo dal territorio e, quindi, dal rapporto costruttivo con gli enti locali. Il patto è stato formalizzato con una visita del Sindaco Graziano Delrio (dal 5 ottobre scorso eletto presidente Anci) alla sede provinciale Cia, accolto dal presidente Ivan Bertolini e dai dirigenti dell’Organizzazione e con la firma della ‘Carta di Matera’. “La firma della ‘Carta’ proposta dalla Cia, non è un semplice atto formale da parte delle Amministrazioni locali, ma l’assunzione di un preciso impegno per garantire all’agricoltura i sostegni e gli strumenti necessari per crescere, in modo da assicurare uno sviluppo equilibrato e compatibile dei territori”, ha ricordato il presidente Bertolini nel salutare il Sindaco della Città del Tricolore, aggiungendo che l’erosione del terreno agricolo da parte del ‘cemento’ è un fenomeno che va fermato.

“La ‘Carta’ è condivisibile e la sottoscrivo volentieri”, ha affermato Delrio. “Il tema del territorio è di grande importanza – ha aggiunto – si tratta di una ricchezza spesso sottovalutata”. “Paesaggio, territorio e produzioni agro-alimentari sono valori straordinari che rappresentano il nostro ‘petrolio’. La vostra Carta di Matera richiama in modo molto forte questi valori”. Rispetto alla limitazione al ‘consumo’ del terreno agricolo ha ricordato che questo è uno dei punti qualificanti dell’ultimo Piano strutturale del suo comune.

Il Sindaco ha poi ricordato che nelle recenti consultazioni per la formazione del Governo Monti, da parte sua e dell’Anci si è cercato di proporre un accorpamento di ministeri che consentisse gestire in modo unitario paesaggio, territorio e produzioni. Si è anche soffermato sulla situazione cittadina, apprezzando il successo del ‘mercato degli agricoltori’ del sabato, ed affermando che la collocazione nella ‘parigina’ piazza Fontanesi si è rivelata ideale.

LA CARTA DI MATERA (in sintesi)

Parte dalla premessa che “l’agricoltura e gli agricoltori sono straordinarie risorse dell’Italia, per le implicazioni economiche, sociali, ambientali e territoriali che ha nel nostro Paese.

In Europa l’agricoltura consente un approvvigionamento alimentare sicuro, stabile e di qualità che si affianca a metodi di produzione rispettosi dello spazio rurale, dell’ambiente, della salvaguardia delle risorse idriche, del benessere animale e della biodiversità, favorendo il contenimento delle emissioni inquinanti.

Nel nostro Paese occorre confermare i valori dell’agricoltura e rinnovare la consapevolezza delle sue funzioni essenziali e dei servizi che essa offre a beneficio di tutti. Si tratta di dare attuazione ad un vero e proprio “Patto con la società” dell’agricoltura italiana, che abbia a riferimento le funzioni produttive, di tutela ambientale e salutistiche che il settore agricolo svolge, e che trovi adeguato supporto nelle sensibilità, nei poteri e nella operatività delle Amministrazioni locali. Occorre quindi dare stabilità ad un positivo rapporto fra Amministrazioni locali ed agricoltori valorizzando le funzioni, le peculiarità e le opportunità di servizio che questi offrono.

Gli impegni delle amministrazioni locali, assunti con la firma della ‘Carta’ riguardano: la valorizzazione dell’attività agricola in tutte le sue forme, la salvaguardia del terreno agricolo, la diffusione dei servizi per le aziende ed i territori rurali e la semplificazione dei rapporti con le amministrazioni locali, la valorizzazione del rapporto cibo e territorio.