Un esemplare della pericolosa e
gigantesca tartaruga azzannatrice e’ stato recuperato dai Vigili
provinciali dell’assessorato alle Risorse faunistiche nei pressi
dello stagno di Villa Agazzotti di Formigine. E’ il quarto
ritrovamento del genere in due anni nel modenese.

Il rettile, una Chelydra serpentina di quasi otto chili di
peso, con un diametro del carapace di 32 centimetri e una
lunghezza becco-coda di quasi 80 centimetri, e’ stato dapprima
portato al centro soccorso animali, poi trasferito al Centro
recupero tutela e ricerca fauna esotica e selvatica di Monte
Adone a Brento di Sasso Marconi, sull’ Appennino bolognese.
Negli ultimi cinque anni gli esemplari di tartarughe carnivore
provenienti dal modenese, affidati al Centro, sono stati oltre
una decina.
”La presenza di questi animali – spiega la Provincia – e’
strettamente collegata all’ abbandono di questi esemplari da
parte di chi, incautamente o inconsapevolmente, ha acquistato
piccole tartarughine senza accertarne la provenienza e la
specie”. Questa specie e’ diffusa nel nord America, in tutta l’
area occidentale dal confine con il Canada fino al Golfo del
Messico, Florida compresa. Va in letargo per tutto il periodo
invernale emergendo dal fango degli stagni solo alla fine di
aprile: e’ carnivora, ma non disdegna i vegetali. ”E’
pericolosa per l’ uomo – aggiungono i Vigili provinciali –
perche’ se minacciata puo’ infliggere morsi col suo becco
potente”.