L’assessore regionale all’Agricoltura, Tiberio Rabboni, è intervenuto nel merito delle dichiarazioni riportate oggi su alcuni quotidiani da parte del direttore di Confagricoltura Reggio Emilia, Roberto Lotti.
“Lotti – dice Rabboni – confonde le cause con gli effetti: le forti limitazioni alla caccia in deroga allo storno, contenute nella delibera regionale, non sono un’invenzione del nostro ente ma una conseguenza della comunicazione della Presidenza del Consiglio dei ministri del 7 luglio scorso con la quale siamo stati informati che per non incorrere nelle procedure di infrazione dell’Unione europea ci si deve necessariamente conformare ai pareri dell’Ispra sulle cacce in deroga. E l’Ispra che come è noto ha sempre dato parere negativo alle precedenti delibere regionali, ha reiterato il parere negativo anche quest’anno. Con una novità: dal 7 luglio in poi, e cioè dopo la comunicazione della Presidenza del Consiglio dei ministri il parere negativo può fare scattare la procedura di infrazione e, in caso di condanna, il taglio dei fondi europei destinati alle imprese della Regione. “Chi vuole davvero modificare la delibera regionale deve allora sollecitare una diversa posizione alla Presidenza del Consiglio dei ministri – continua Rabboni – a meno che non si vogliano mettere a rischio i fondi destinati alle imprese agricole regionali o fornire come Confagricoltura reggiana o altri, una fideiussione che in caso di condanna risarcisca la Regione e le imprese dagli eventuali tagli finanziari derivanti dalla condanna. Devo ricordare che la stessa Confagricoltura regionale, assieme a noi, ha sottoscritto una dura presa di posizione nei confronti della comunicazione presidenziale del 7 luglio con la richiesta de un’immediata emanazione delle direttive nazionali sulle cacce in deroga e di un intervento sull’Ispra affinchè i suoi pareri siano coerenti con la forte presenza di storni che registriamo in italia e con i danni che provocano all’agricoltura. Noi stiamo ancora sollecitando un chiaro pronunciamento dei ministeri, che ci consenta di riadattare la delibera degli ultimi anni. Invito il direttore di Confagricoltura di Reggio Emilia a unirsi a noi”.