Trasporto pubblico, carte in tavola”: è il titolo del corsivo del presidente della Regione Emilia-Romagna, Vasco Errani, pubblicato oggi sul sito web presidenterrani.it. Di seguito il testo del corsivo:
“Ormai non parliamo più di timori, ma di realtà. I tagli previsti dalla manovra ci impongono di riconsegnare nelle mani del Governo i contratti per il trasporto pubblico locale, su ferro e su gomma. E dovranno essere gli stessi responsabili dei tagli a dire ai cittadini perché, degli 1,9 miliardi di impegni, sono stati iscritti dal Governo nella manovra, per il trasporto, solo 400 milioni. Un taglio del 75 per cento, che dal gennaio 2012 renderà impossibile la gestione del trasporto pubblico locale.
Il gesto delle Regioni è dunque un atto che avrà un carattere simbolico ma anche sostanziale dal momento che, senza fondi, non sarà possibile far circolare autobus e treni locali, e ha un solo fine: trovare le risorse per dar seguito ai contratti stipulati con le aziende di trasporto, che sono ovviamente accordi pluriennali.
Il rischio di un default per le aziende di trasporto è sempre più vicino, e già si cominciano a fare i conti sui pesantissimi riflessi occupazionali che una simile condizione inevitabilmente causerà. A ciò si aggiunga l’ingestibilità dei servizi, il cui deficit causato dal taglio nei trasferimenti non potrà essere compensato da aumenti di tariffe o piani di riduzione: nessun palliativo potrebbe compensare uno squilibrio come quello che si prospetta.
Comincia dunque a manifestarsi il peso di una manovra che, come ho sempre denunciato, è drammaticamente sproporzionata e tutta a carico delle autonomie locali e delle Regioni che ormai non saranno più in grado di garantire le funzioni di governo. Ed è solo il primo dei grandi capitoli di crisi che si apriranno a breve: i tagli già previsti per il biennio 2013-14 metteranno in seria difficoltà l’intero sistema di protezione sociale e sanitaria.
In questo difficilissimo momento ci sono obiettivi che si possono e si debbono perseguire riducendo costi gestionali, evitando ridondanze e combattendo gli sprechi, seguendo un percorso serio di piena assunzione di responsabilità come giustamente il presidente Napolitano ha chiesto a tutte le Istituzioni. In questo momento ciascuno deve fare la propria parte e noi abbiamo già dimostrato di essere pronti ad assumerci le nostre responsabilità.
Ma se dal Governo non arriveranno risposte, non cesseranno le azioni di protesta con cui tutti gli enti locali si impegneranno a rendere ancora più chiare le gravissime conseguenze della manovra su cittadini e imprese”.