E’ dedicata al tema “L’Ebraismo guarda al futuro” la dodicesima Giornata europea della cultura ebraica, che si svolge domenica 4 settembre anche a Modena per iniziativa della Comunità ebraica e dei Comuni di Modena e Reggio Emilia, con il sostegno della Fondazione cassa di risparmio.
Il programma delle iniziative in città prevede visite guidate, mostre, conferenze, musica e occasioni conviviali. E in più, quest’anno, propone diverse iniziative in collaborazione con la Comunità ebraica di Varsavia, virtualmente gemellata con quella locale. Su scala evidentemente diversa, entrambe le Comunità si caratterizzano oggi per una crescita e un rifiorire di attività rivolte anche ai giovani, dopo una vicenda difficile che quasi minacciava di vederle scomparire tra drammi storici, cali demografici e crescente assimilazione.
“La rinascita di comunità date per disperse costituisce una novità straordinaria e inaspettata degli ultimi anni”, spiega la presidente della Comunità ebraica modenese Sandra Eckert. “Fra queste la nostra, piccola ma fiera di un passato glorioso e di una partecipazione intensa alla rinascita della nazione italiana: ricordiamo anche soltanto l’amico di Giuseppe Mazzini, Angelo Usiglio. Fra queste, la Comunità di Varsavia, che in ben altre condizioni e in ben diverso contesto culturale poteva sembrare, dopo la Shoà e lo stalinismo e le campagne antisemite del governo prosovietico, sull’orlo dell’estinzione”.
Modena-Reggio e Varsavia, nella visione degli organizzatori, “sono due luoghi lontani e diversi ma uniti dalla comune, risoluta decisione di sopravvivere”. Al tema “Il futuro visto dalla Comunità ebraica di Modena e Reggio Emilia e di Varsavia” è dedicata alle 17 una conferenza in sinagoga con il rabbino capo Beniamino Goldstein e Laura Mincer. “Varsavia ebraica: esperimenti per il futuro” è invece il titolo della mostra, ideata da Laura e Olek Mincer e realizzata da Paolo Battaglia, che si inaugura alle 10 in piazza Mazzini e per tutta la giornata può essere visitata con la guida dei curatori.
Il programma modenese della Giornata ebraica europea, alla quale aderiscono 27 Paesi del continente e 62 città italiane, prevede la possibilità di visite guidate dalle 9.30 alle 16 alle strade del ghetto e alle sinagoghe di piazza Mazzini e via Coltellini con Chiara Reverberi; dalle 9.30 alle 12.30 all’archivio della Comunità con illustrazione dei documenti più importanti a cura di Sara Torresan; dalle 10 alle 12 al cimitero ebraico di san Cataldo con Silvia Campagnano. Alle 16.30 è fissato l’appuntamento con la musica e il concerto del gruppo Mutina Golem.
Due i momenti di degustazione in programma in piazza Mazzini: il primo a mezzogiorno con una merenda per bambini e adulti a cura di Fusorari e il secondo alle 18 con assaggi di dolci tipici ebraici. Nelle sere di sabato 3 e di domenica 4 settembre si può anche partecipare alla cena su prenotazione ai Fusorari di piazzale Torti (tel. 059 4270436).
In collaborazione con le biblioteche comunali di Modena dalle 10.30 all’ora di pranzo si susseguiranno in piazza Mazzini, dove è anche allestita una libreria specializzata aperta dalle 9 alle 19, laboratori e animazioni per bambini tra racconti e fiabe della tradizione e conoscenza dell’alfabeto ebraico per imparare a scrivere il proprio nome.
Nell’archivio della Comunità, alle 16 una conferenza-incontro con la partecipazione di Raffaella Rodomontini del Ministero per i Beni e le attività culturali affronta il tema “Ebraismo on line: judaica europeana e stella di Davide e tricolore”. Proprio “Ebr@ismo 2.0: dal Talmud a Internet” è il titolo scelto a livello nazionale per la giornata, a significare che l’Ebraismo ha una storia plurimillenaria, ma è anche una cultura viva e immersa nella modernità (per informazioni tel. 059.223978 o via e-mail a comebraica.mo.re@fastwebmail.it).