Il 19 agosto scorso presso la stazione di Castelfranco Emilia l’IC590 diretto a Milano veniva a collisione con oggetti metallici presenti sulla massicciata ferroviaria che andavano a colpire la fiancata del treno e penetravano all’interno dopo la rottura dei vetri. I pesanti rottami finiti all’interno della carrozza determinavano seri rischi per l’incolumità dei passeggeri, tanto che diversi di essi hanno dovuto ricorrere alle cure sanitarie degli ospedali limitrofi. Nelle ore successive è stato disposto dalla Magistratura il sequestro del materiale rotabile del treno R5540 Bologna-Carpi che transitando precedentemente sulla linea avrebbe “perso dei pezzi”. Una eventualità preoccupante che contrasta con il fatto che il treno sarebbe stato revisionato solamente nel mese precedente.

Federconsumatori ritiene gravissimo quanto accaduto ed auspica l’individuazione rapida delle cause dell’incidente e che, soprattutto, vengano adottati provvedimenti atti a impedirne il ripetersi.

Federconsumatori auspica l’immediato avvio di un’indagine dell’ANSF o dell’Organismo investigativo competente per determinare la dinamica dell’accaduto e le eventuali responsabilità di un sinistro che per le sue conseguenze richiama le caratteristiche di “incidente grave”.

A tutela del diritto alla sicurezza dei passeggeri dell’IC590 e della generalità degli utenti, Federconsumatori richiede all’ANSF una puntuale informativa sull’evoluzione dell’indagine e sull’esito finale della stessa, come previsto dalla normativa di riferimento (art.21 D.Lgs.162/07).

Per assurdo, alla carrozza del treno regionale sequestrato dalla Magistratura sono stati apposti i sigilli sulle 4 porte, quando 2 di queste erano già “fuori servizio” per guasto. Federconsumatori segnala con forte preoccupazione il numero abnorme di porte guaste, in particolare sui treni Regionali e Intercity. Una rapida evacuazione dei treni in caso di emergenza sarebbe oggettivamente ostacolata dalla ricerca di porte funzionanti e dallo “scavalco” dei bagagli voluminosi abbandonati lungo i corridoi. Per superare la colpevole inerzia delle imprese ferroviarie si rende necessario un intervento mirato dell’ANSF, a maggior tutela della sicurezza degli utenti.