La variazione mensile dei prezzi al consumo (che misura gli aumenti o le diminuzioni rispetto al mese precedente) risulta pari a -0,1%. Il tasso tendenziale (che rappresenta la variazione dei prezzi rispetto al corrispondente mese dello scorso anno) si attesta al +2,9%.
La divisione dell’alimentazione registra una variazione mensile positiva (+0,4%) ed un tasso tendenziale che sale al +3,5% dal +3,3% registrato nel mese di luglio.
Tutti i comparti, fatta eccezione per “Pane e cereali” che risulta invariato, registrano aumenti. Tra i più significativi segnaliamo quelli di “Pesci e prodotti ittici” (+1%), di “Latte, formaggi e uova” (+0,9%) e di “Vegetali”, “Altri prodotti alimentari non altrove classificabili” e “Caffè, the e cacao” tutti con un aumento mensile del +0,8%.
Nel mese di agosto la divisione con la variazione mensile negativa più elevata è risultata quella dei servizi ricettivi e di ristorazione (-4,3%). A questo risultato hanno contribuito in particolare i cali degli alberghi e dei bed and breakfast.
Calano, anche se in misura più contenuta, la divisione dell’abbigliamento (-0,3% a seguito del prolungarsi di alcuni sconti) e degli altri beni e servizi (-0,1% per la riduzione dei servizi finanziari).
E’ invece la divisione dei trasporti a far segnare gli aumenti mensili maggiori (+2,1%) a seguito dei rincari che hanno interessato i trasporti aerei, marittimi e multimodali passeggeri, ma anche i carburanti (gasolio per auto: +1,6% la variazione mensile e +19,8% quella tendenziale; benzina: +1,3% la variazione mensile e +15,4% quella tendenziale).