“Armonie fra musica e architettura” festeggia la 15ª edizione e propone un programma di 36 concerti che, partendo da Guiglia venerdì 24 giugno, percorre l’Appennino modenese per poi ridiscendere a valle e concludersi a Modena il 30 settembre. Nata con l’obiettivo da dar voce agli organi antichi e invitare alla scoperta del ricco patrimonio di chiese e pievi che punteggiano la montagna, “Armonie” si è conquistata negli anni l’apprezzamento del pubblico che anche nella scorsa edizione ha affollato le chiese facendo registrare il tutto esaurito a ogni appuntamento.

La rassegna, incentrata sulla musica d’organo ma non solo, è promossa dalla Provincia di Modena e dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Modena e organizzata dell’associazione “Amici dell’organo Johann Sebastian Bach”, con la direzione artistica del maestro organista Stefano Pellini, e anche quest’anno comprende i sette appuntamenti del “Modena organ festival”.

«La riscoperta di un patrimonio architettonico e culturale prezioso ma pochissimo conosciuto come quello delle chiese e degli organi antichi nascosti nel nostro Appennino è uno degli obiettivi prioritari di “Armonie” ma non l’unico», spiega Elena Malaguti, assessore provinciale alla Cultura. La rassegna, prosegue, «si propone infatti di fornire un’occasione per esibirsi ai giovani musicisti, confrontandosi con il pubblico, da soli o insieme ad artisti già affermati».

Dopo il concerto di apertura a Guiglia, “Armonie” farà tappa nei territori di Sassuolo, Pavullo, Polinago, Zocca, Montese, Sestola, Frassinoro, Serramazzoni, Fiumalbo con il tradizionale e ormai attesissimo concerto “promenade”, Fanano, Riolunato, Palagano e Montefiorino prima di ridiscendere verso valle fermandosi a Fiorano e infine a Modena con gli appuntamenti del “Modena organ festival”.

IL CONCERTO ALLA PIEVE DI TREBBIO. PROTAGONISTA IL 24 GIUGNO IL MODENA FLUTE ENSEMBLE

Sarà prevalentemente la musica del Settecento la protagonista del concerto che venerdì 24 giugno, alle ore 21, alla pieve di Trebbio (Guiglia) apre il programma montano di “Armonie fra musica e architettura”. A esibirsi tra le mura della pieve romanica sarà il Modena flute ensemble, il gruppo di soli flauti costituito dagli allievi dell’Istituto superiore di studi musicali Vecchi-Tonelli. In programma musiche di Bach, Mozart, Gluck, Telemann, de Boismortier e Techerepnin, per una digressione nel Novecento.

Il Modena flute ensemble si è costituito nel 2008 nell’ambito dell’isituto Vecchi-Tonelli. Riunisce in una formazione agile e dinamica studendi del biennio di alta formazione e dei corsi ordinari, oltre ai docenti e ad ex allievi dell’istituto già avviati alla carriera concertistica e di insegnamento. La finalità dell’ensemble è promuovere l’ampio repertorio esistente per orchestra di flauti e incentivare nuove composizioni.

La Pieve di Trebbio è citata per la prima volta in un documento del 1163 ma la tradizione fa risalire la sua fondazione a Matilde di Canossa e all’inizio del 1100. Presenza di grande suggestione la pieve romanica è stata oggetto di un radicale restauro stilistico tra il 1897 e il 1913. Nel vicino battistero di impianto ottagonale, costruito nel 1907 riutilizzando le pietre della facciata demolita della pieve, è conservata una vasca battesimale che risalirebbe al nono secolo, ritrovata in frammenti e ricomposta all’inizio del ‘900.